Mondo, 03 maggio 2020

Frontex ammette: il 97% dei migranti illegali è uomo

Quando parlano di migranti, i media quasi sempre ci fanno vedere foto di bambini e donne, spesso incinte. Come a voler dimostrare che l’ondata migratoria è composta da famiglie. Ma a smentire la narrativa dominante è ora la stessa Frontex, che non è un gruppuscolo di estrema destra bensì l’agenzia cui l’Unione europea ha affidato il controllo delle frontiere esterne.
 
Ebbene, nel rapporto sulle migrazioni nel 2019, pubblicato lo scorso 28 aprile da Frontex, si legge chiaramente a pagina 9 che tra le persone che l’anno scorso hanno cercato di entrare clandestinamente nell’Unione europea il 97% erano uomini.

Il rapporto affronta poi vari aspetti. Uno che forse viene spesso trascurato riguarda il ricongiungimento familiare, che resta una delle principali cause di immigrazione in Europa. In sei Paesi (Belgio, Grecia, Lussemburgo, Slovenia, Spagna e Ungheria) oltre il 50% dei nuovi arrivi è legato a questo motivo. Sulla base dei dati raccolti Frontex evidenzia che la presenza di una diaspora nei Paesi europei è uno dei principali incentivi all’immigrazione legale e illegale in questi Paesi. In altre parole, più stranieri ci sono, più ne arriveranno.
 
Link al rapporto di Frontex:
ci fanno vedere foto di bambini e donne, spesso incinte. Come a voler dimostrare che l’ondata migratoria è composta da famiglie. Ma a smentire la narrativa dominante è ora la stessa Frontex, che non è un gruppuscolo di estrema destra bensì l’agenzia cui l’Unione europea ha affidato il controllo delle frontiere esterne.   Ebbene, nel rapporto sulle migrazioni nel 2019, pubblicato lo scorso 28 aprile da Frontex, si legge chiaramente a pagina 9 che tra le persone che l’anno scorso hanno cercato di entrare clandestinamente nell’Unione europea il 97% erano uomini. Il rapporto affronta poi vari aspetti. Uno che forse viene spesso trascurato riguarda il ricongiungimento familiare, che resta una delle principali cause di immigrazione in Europa. In sei Paesi (Belgio, Grecia, Lussemburgo, Slovenia, Spagna e Ungheria) oltre il 50% dei nuovi arrivi è legato a questo motivo. Sulla base dei dati raccolti Frontex evidenzia che la presenza di una diaspora nei Paesi europei è uno dei principali incentivi all’immigrazione legale e illegale in questi Paesi. In altre parole, più stranieri ci sono, più ne arriveranno.   Link al rapporto di Frontex: https://frontex.europa.eu/assets/Publications/Risk_Analysis/Risk_Analysis/Annual_Risk_Analysis_2020.pdf">https://frontex.europa.eu/assets/Publications/Risk_Analysis/Risk_Analysis/Annual_Risk_Analysis_2020.pdf

Guarda anche 

Stefano Quadri chiede chiarezza sui costi sanitari dei migranti: “Il Ticino non deve pagare per tutti”

TICINO - Il deputato leghista Stefano Quadri ha presentato un’interrogazione al Consiglio di Stato chiedendo trasparenza sui costi sanitari legati a migranti, ri...
27.10.2025
Ticino

Norman Gobbi sull’apertura del Centro polifunzionale di Camorino: “Accoglienza efficiente e controllo del territorio non sono incompatibili”

TICINO - Il 27 settembre è stato inaugurato il Centro cantonale polivalente di Camorino, progetto da 13,5 milioni di franchi. Per Norman Gobbi, presidente del C...
02.11.2025
Ticino

Patto UE sull’asilo: l’ennesimo disastro “made in Berna”

UE - Il caos dell’asilo in Svizzera non accenna a diminuire: oltre 20 mila dossier pendenti e costi mensili milionari per mantenere chi non ha diritto di restare...
22.10.2025
Svizzera

Record di crimini di asilanti: un reato ogni 16 ore in Ticino.

TICINO - Parrebbe che la giovane donna trovata morta quest’estate a Bellinzona fosse stata in passato vittima di abusi da parte di un richiedente l’asilo. ...
16.09.2025
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto