Svizzera, 19 marzo 2020

Si prevede una forte recessione a causa del Coronavirus

BERNA – Contemporaneamente a quella di Bellinzona, è andata in scena una conferenza stampa a Berna.

Koch: “Situazione drammatica in Ticino"

Al momento 3800 casi positivi testati e 33 decessi. In Italia il nostro vicino a sud, la situazione è ancora peggio, hanno già oltre 2’700 morti. In Svizzera stiamo cercando di superare questa ondata molto molto forte di casi, ringraziamo la popolazione che ci aiuterà a superarlo, proteggendo i più vulnerabili. Solo si tratta di permettere alle persone di sopravvivere. Il contagio aumenta velocemente, la situazione è grave. In Ticino è drammatica per le cure intense. Ci sono ancora letti ma se si continua così si arriverà presto al limite. Cosa si farà in quel momento? Per il momento non esiste un piano nazionale di ripartizione dei malati di Covid, ma sarà possibile trasferire altri malati gravi che necessitano di cure intensive in altri Cantoni”.

Meyer: “Ci prepariamo a lavorare con il 50% del personale”

Chi l’avrebbe mai detto che ci saremmo trovato in una situazione come quella attuale. Oggi sono seduto qui con due funzioni, la prima è quella di CEO, ancora per pochi giorni, delle FFS, l’altra del gestore di sistemi. Nelle situazioni di crisi le FFS sono il binario che gestisce la situazione, cioè tutte le offerte devono essere concordate con l’Ufficio Federale dei trasporti, mentre per i bus il ruolo
è di Autopostale. Tra Zurigo e Berna la lunga percorrenza e le brevi distanze si sono ridotti dell’80%. Vediamo che dal 10% al 30% dei collaboratori non hanno potuto essere impiegati perché volevano essere protetti. I collaboratori a livello operativo, coloro che proteggono il sistema, sono attivi, altri hanno dovuto occuparsi dei figli, altri presentavano i sintomi e sono rimasti a casa. Tenendo conto di questa situazione, domenica scorsa abbiamo deciso che in maniera preventiva la nostra offerta sarebbe stata ridotta. Ha avuto il via oggi su tutta la rete, c’è stato il cambiamento di orario più importante che si sia mai verificato per le ferrovie".

"Ci saranno degli intoppi qua e là, è un’azione enorme su larghissima scala per migliaia di collaboratori dei trasporti pubblici. Partiamo dal presupposto che dovremmo fare il conto con una riduzione ulteriore delle nostre risorse, ci stiamo preparando a lavorare fino a 2 mesi con solo il 50% dei collaboratori. Per questo abbiamo ridotto l’offerta, se dovessimo subire altre defezioni a livello di persona la ridurremmo ancora".

Scheidegger (SECO): “Il PIL scenderà dell’1,5%”

“Ci sarà un calo del PIL dell’1,5% se a pandemia durerà ancora diversi mesi. Saranno toccati tutti i settori, anche l’export seguirà una retrocessione mai vista dal 2009. La disoccupazione dovrebbe salire al 2,8%, rispetto al 2,4% previsto”.
 

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