“Prima i nostri” è, per la Lega e per me, un’ovvietà. Lo era ancora prima che il principio venisse codificato. Quindi gli interessi e le necessità dei cittadini luganesi hanno la precedenza. Qual è la prima necessità dei luganesi? Il lavoro.
La libera circolazione delle persone, sempre avversata dalla Lega, mostra i propri effetti nefasti in ogni ambito: dall’occupazione alla salute pubblica (vedi crisi coronavirus). A Lugano, specialmente per volontà della Lega, esistono dei servizi per promuovere l’occupazione e a dicembre è stato votato un nuovo credito “anticrisi”. In quest’ambito, quello del lavoro per i luganesi, occorre concentrare sforzi e risorse.
Risparmiando ad altre voci meno indispensabili. La spesa pubblica deve darsi delle priorità. Il principio del “Prima i nostri” deve valere in ambito lavorativo, ma anche nel sociale. La nostra socialità, finanziata con i nostri soldi, serve ad aiutare i nostri concittadini in difficoltà; non ad attirare dall’esterno persone intenzionate a mettersi a carico dell’ente pubblico.
Per questo, gli aiuti devono essere mirati. Un decennio fa, la maggioranza PLR-PPD-PS