Il Consiglio di Stato, alla luce dell’evoluzione epidemiologica del COVID-19 segnalato ieri dai responsabili sanitari, ha deciso oggi, dopo consultazione con le autorità federali, cantonali, lo Stato Maggiore Cantonale di Condotta, il Medico cantonale e dopo un'attenta e ponderata analisi, di mettere in atto, come già anticipato, a partire da lunedì 16 marzo e fino in data da stabilire una serie di misure restrittive per le attività economiche, pur garantendo i servizi di base, e di interrompere l’erogazione di servizi al pubblico non prioritari.
Conseguentemente, è stata decretata anche la chiusura delle scuole dell'obbligo, quale misura resasi ora opportuna e sostenibile, grazie alla presenza delle altre imprescindibili misure di accompagnamento, che faciliteranno la presenza dei genitori a casa, al fine di frenare l'acuirsi della diffusione del virus. Come detto fin dall’inizio, la situazione generale e le misure ad esse legata sono state rivalutate quotidianamente.
La chiusura delle scuole dell’obbligo implica ora a maggior ragione la massima responsabilizzazione di tutta la popolazione, in particolare dei genitori, affinché si eviti nella misura più assoluta il contatto intergenerazionale tra bambini e giovani che finora potevano restare a scuola e le persone più a rischio. L’Ufficio federale della sanità pubblica indica come persone vulnerabili le persone a partire dai 65 anni e le persone di ogni età con una delle seguenti malattie:
tumore
diabete
ipertensione
malattie cardiovascolari
malattie croniche delle vie respiratorie
malattie e terapie che indeboliscono il sistema immunitario
Affinché la misura della chiusura