Svizzera, 03 dicembre 2019

Certi burocrati credono ancora a Babbo Natale

*Dal Mattino della Domenica

L’ambasciatrice di Svizzera in Italia si immagina che il Belpaese firmerà il “nuovo” (sempre meno nuovo) accordo fiscale sui frontalieri! Ma la signora non ha ancora capito l’antifona??
 

L’ambasciatrice di Svizzera in Italia Rita Adam (da non confondere con la famiglia Addams), intervistata nei giorni scorsi dal Corrierino PLR, ha dichiarato che la Svizzera sogna ancora di firmare il “nuovo” accordo sulla fiscalità dei frontalieri: quello che giace imboscato nel limbo da quasi cinque anni!
 

Ossignùr! Certo che, andando avanti di questo passo, non ne usciremo davvero mai! Credere che il Belpaese sarà disposto a sottoscrivere l’accordo in questione significa credere ancora a Babbo Natale! Possibile che la signora ambasciatrice – e soprattutto il suo capo, ovvero il ministro binazionale KrankenCassis – non l’abbiano ancora capito?
 

E sì che il liblab Cassis i vicini a sud dovrebbe conoscerli bene, dato che fino a dieci minuti prima della sua elezione nel governicchio federale aveva in tasca (anche) il passaporto tricolore!
 

Uella, il nuovo accordo con la Fallitalia prevede, come noto, un aumento della pressione fiscale sui frontalieri; ma ai politicanti d’oltreramina, non appena ritengono che sia a rischio qualcuno degli ingiustificati privilegi di

cui i frontalieri beneficiano,parte l’embolo e si mettono a strillare come ossessi! Ed in particolare i $inistrati del PD! Uella, sembra che nel Belpaese abbiano diritto di voto solo i titolari di un permesso G!

 

L’autogol
 

Andare in giro a raccontare che la Svizzera vuole firmare l’accordo fiscale del 2015 è un autogol. Infatti permette ai politicanti tricolore di continuare a tenere in ballo gli svizzerotti (che “tanto sono fessi e non si accorgono di niente”), menando il can per l’aia per anni ed anni! In questo i vicini a sud sono maestri! Naturalmente alla fine non succede nulla e l’accordo non viene sottoscritto! Intanto però il governicchio ticinese continua puntualmente a versare i ristorni ad ogni fine giugno! Perché gli esponenti del triciclo PLR-PPDP$$ si rifiutano di bloccarli!
 

Basta! E’ ora di darci un taglio! Smettiamola di continuare a ripetere che vogliamo firmare un accordo che ormai è morto è sepolto! La soluzione è una sola, e l’abbiamo ripetuta un’infinità di volte: DISDIRE la Convenzione del 1974!
 

E nel frattempo, bloccare il versamento dei ristorni, che ormai sono lievitati a quasi 84 milioni di franchi all’anno! Governicchio, sveglia!


*Edizione del 1 dicembre 2019


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