Sport, 24 novembre 2019
Il Lugano piange… se stesso! L’Ambrì prova a sognare con D’Agostini
Ancora una volta il derby ha emesso il suo verdetto: una partita davvero brutta ha premiato la squadra che ci ha provato di più, quella leventinese, che ha saputo colpire nei momenti decisivi
AMBRÌ – Non è stato certo il derby più bello della storia, non è stata la stracantonale più affascinante di sempre, ma pretendere o sognare un grande hockey da due squadre in chiara difficoltà – e la classifica lo certifica – era davvero chiedere troppo. Ma in fondo un derby non va giocato, ma va vinto… e l’Ambrì ha vinto il suo secondo stagionale con pieno merito. Il Lugano, invece, deve leccarsi le ferite e prendersela con sé stesso.
La vittoria di venerdì contro il Rapperswil forse aveva illuso un po’ tutti, aveva fatto immaginare e pensare che il peggio fosse passato in questo campionato travagliato a tinte più nere che bianche, ma il derby di sabato ha riportato sulla Terra Kapanen e i suoi ragazzi. Tanti, troppi gli errori, non solo nei passaggi, nelle conclusioni o nelle marcature, ma anche nelle scelte fatte: trovarsi sul 2-2, con 5’ di powerplay a disposizione e beccarsi due penalità consecutive è davvero una cosa inaccettabile. Inaccettabile per una squadra

che ha bisogno di punti come il pane, inaccettabile per una squadra che deve ritrovarsi, ma assolutamente esplicativa del momento che sta attraversando il Lugano. Un momento in cui i bianconeri sono i veri avversari di loro stessi, un momento in cui dal punto di vista mentale i sottocenerini fanno davvero fatica a gestire la partita e le pressioni.
Dal canto suo l’Ambrì ha saputo non mollare mai, neanche quando si è ritrovato sotto in shorthand, neanche quando sul 2-2 ha incamerato una penalità di partita a Upshall decisamente dubbia ed esagerata, aggrappandosi a Conz – grande partita la sua, alla pari di Zurkirchen – e a D’Agostini. Il canadese è il vero e proprio terminale di quest’Ambrì, sembra essere tornato ai livelli di Ginevra e se fosse veramente così… dalle parti della Valascia, sognare di recuperare qualche punto alle squadre a cavallo della linea, potrebbe non risultare un’utopia. Una linea che al momento inguaia anche il Lugano… che ha da rammaricarsi soltanto con se stesso.