Ticino, 14 ottobre 2019

Quadri: "Ecco come il triciclo ci tradisce"

*Dal Mattino della Domenica. Di Lorenzo Quadri

Ormai manca solo una settimana alle elezioni federali. Che non sono delle elezioni di serie B. Berna sarà anche lontana. Ma è lì che si prendono le decisioni fondamentali per il futuro del paese. Ciò è particolarmente vero questa volta. Lo abbiamo detto a più riprese. E’ nei prossimi anni che si deciderà se la Svizzera continuerà ad esistere come uno Stato indipendente, o se verrà ridotta a colonia dell’UE tramite lo sconcio accordo quadro istituzionale. Un trattato, lo ripetiamo per l’ennesima volta, che il triciclo PLR-PPDP$$ SMANIA per sottoscrivere. Il PLR l’ha addirittura definito “l’accordo della ragione, da firmare subito”.

I “saggi” Visto che a Berna si prendono decisioni importanti, dovrebbe essere ovvio che gli elettori vi mandino dei rappresentanti che per l’appunto rappresentano le convinzioni dei ticinesi. Invece il triciclo sistematicamente cancella la volontà popolare sgradita alla casta. Non ancora contento, vuole salassare i cittadini con deliranti eco-balzelli, ampiamente inutili al clima ma che peseranno in modo deleterio sul groppone della gente. Abbiamo visto la maggioranza bulgara con cui poche settimane fa i senatori – quelli che dovrebbero essere “saggi” – si sono lanciati alla rincorsa dell’isterismo climatico votando tasse e divieti come se piovesse. Questa non è la Svizzera; questa è una repubblica delle banane! Vogliamo questo? Davvero i ticinesi vogliono continuare ad eleggere dei partiti e dei politicanti che svendono il paese alla fallita UE?

Davvero vogliono mandare a Berna dei soldatini della casta che invece di difendere il reddito dei cittadini lo decimano con scellerati ecobalzelli, nell’illusione di guadagnarsi i favori elettorali di quelli che strillano istericamente che “la terra brucia”? Prima il triciclo ci ha devastato il mercato del lavoro con la libera circolazione delle persone senza limiti, generando disoccupazione e dumping salariale. Risultato: i ticinesi sono diventati più poveri. Poi ha sfasciato la piazza finanziaria ticinese, distruggendo migliaia di posti di lavoro. E adesso il triciclo vuole ulteriormente salassarci con scellerati ecobalzelli, che fanno sembrare i furti dei cassamalatari delle opere di bene? Sempre contro E’ un dato di fatto che i soldatini della partitocrazia eletti a Berna, una volta piazzate le ciapett sulla cadrega, votano sistematicamente
contro la volontà dei cittadini. Alcuni esempi si trovano nel volantino di Udc e ASNI (Associazione per una Svizzera neutrale ed indipendente) giunto nelle nostre case nei giorni scorsi. E allora vale la pena ricordare che:

1) Il triciclo, deputati ticinesi compresi, ha votato per la rottamazione del 9 febbraio (quindi della preferenza indigena e dei contingenti all’immigrazione), prendendo a pesci in faccia il 70% dei ticinesi.

2) Nell’ultima sessione parlamentare il triciclo, deputati ticinesi compresi, ha votato a favore della libera circolazione senza limiti. Malgrado i disastri che essa ha provocato nel nostro Cantone e malgrado i ticinesi l’abbiano sempre respinta.

3) Sempre nell’ultima sessione parlamentare il triciclo, deputati ticinesi compresi, ha respinto schifato la proposta di versare 1.3 miliardi all’AVS invece di regalarli all’UE. Il triciclo vuole infatti versare la mega-mazzetta ai balivi di Bruxelles. Ricordiamo che il voto dell’eurosenatore a vita Pippo Lombardi è stato determinante per far approvare la marchetta miliardaria nella commissione preparatoria del Consiglio degli Stati.

4) Lo scorso anno il triciclo ha calato le braghe davanti al diktat disarmista dell’UE, malgrado esso fosse contrario alle nostre leggi, alle nostre tradizioni, alla nostra volontà popolare. Questo solo perché la richiesta proveniva da Bruxelles. Si tratta di una prova generale di quel che accadrebbe in regime di accordo quadro istituzionale. Ovvero: l’UE ordina, gli svizzerotti si chinano a 90 gradi.

5) Il triciclo è pure riuscito a votare contro l’obbligo, per un consigliere federale, di avere la sola nazionalità svizzera. Per la partitocrazia, dunque, va bene che un Consigliere federale abbia in tasca anche il passaporto di un paese straniero! Poi ci chiediamo come mai a Berna c’è un ministro degli esteri binazionale, esponente del PLR, che va in giro a bullarsi che lui mai dirà “Switzerland first”.

6) Il triciclo ha bocciato il divieto di finanziamenti esteri per le moschee, malgrado sia accertato che questi soldi servono a foraggiare la diffusione dell’estremismo islamico in Svizzera.

7) Eccetera eccetera. La domanda a questo punto è una sola: come è possibile che i ticinesi votino ancora per la partitocrazia PLR-PPD-P$$?

*Edizone del 13 ottobre 2019

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