Ticino, 04 ottobre 2019

Moncucchetto Una bella storia di famiglia

Sul magnifico colle verde situato a poche centinaia di metri dal trafficato quartiere di Besso, posto in gran parte sul territorio del Comune di Lugano e con una propaggine in quello di Sorengo, si sono festeggiati oggi tre importanti anniversari.
Tre numeri per un luogo unico: 100 anni di amore per il proprio territorio, 50 anni di vinificazione e 10 anni di eventi.

Quest’oasi verde nel cuore della vecchia Lugano, con una vista unica su tutta la regione, appartiene alla stessa famiglia dal 1919 quando fu acquistata dalla contessa luganese Carolina Maraini-Sommaruga. La stessa contessa che insieme al marito, l’industriale dello zucchero Emilio, tanto ha fatto per la collettività in campo culturale e sociale per la città di Lugano, con donazioni all’Ospedale civico, al Comune di Lugano, alla Croce Rossa, ad associazioni per bambini e che donò la loro villa romana alla Confederazione per la sede dell’Istituto svizzero.
Il colle ha preservato la sua bellezza sviluppando negli ultimi 50 anni un fantastico spirito conviviale grazie alla tenuta Moncucchetto, guidata dalla passione del pronipote Niccolò Lucchini insieme a sua moglie Lisetta, che continuano ad offrire ai loro ospiti professionalità e piacere, in nome di una intensa armonia tra gastronomia e vino.

Come sintetizzare i sogni, i progetti, le conquiste, le intuizioni e le felicità che hanno segnato la storia di Moncucchetto, dalle prime vendemmie di 50 anni fa sino alla cantina dell’arch. Mario Botta costruita nel 2009, per arrivare agli ultimi vini premiati?
Ogni tappa ha una storia, un profumo da ricordare.
Moncucchetto ha attraversato i decenni cambiando e rinnovandosi, nella formula e nelle proposte, ma rimanendo uguale a se stesso nello spirito, creando una relazione privilegiata tra le qualità dei suoi protagonisti: territorio, persone, vino, cibo e architettura.

Da 10 anni ad accogliere l’ospite a Moncucchetto è l’imponente arco della cantina: una volta entrati, storia e futuro si incrociano in un percorso di gusto, avvolti dagli splendidi vigneti circostanti. Un mondo ideale per tuffarsi nello spirito di questa terra, basato sull’incontro tra tradizione e innovazione. Un connubio tra arte, natura, ospitalità e piacere dei sensi che è diventato cultura nel cuore di Lugano.
Il podere Moncucchetto è composto oggi da un appezzamento di terreno di circa 4 ettari, di cui 3 edificabili: ciò nonostante, è volontà delle nuove generazioni conservarlo nello stato attuale affinché il colle
possa continuare ad essere un luogo di verde nel bel mezzo della città. Dalle prime 1000 bottiglie del Merlot “Moncucchetto” prodotte nel 1970, di strada ne è stata fatta.

Per condividere con tutti gli ospiti tradizione e progresso in cerca sempre di nuovi scenari e gusti da esplorare, lo chef Andrea Muggiano ha proposto una degustazione di alcuni piatti significativi del suo percorso a Moncucchetto, tra cui la Faraona farcita alle erbe in mantello di pancetta, salsa ridotta al Merlot patate viola e verdure tornite, e l’enologa Cristina Monico ha presentato il nuovo Vino 100, Rosso del Ticino DOC 2016, ideato per festeggiare l’anniversario dei 100 anni della proprietà. Un assemblaggio di Carminoir, Cabernet Sauvignon e Merlot, un vino giovane e moderno, una proposta emblematica dell’innovazione varietale che è stata perseguita a Moncucchetto, prodotto in edizione limitata e solo in formato Magnum. Andrea e Cristina, come artisti, innovatori e custodi della memoria, da 10 anni mettono in gioco se stessi, studiando la materia e sperimentando, con un unico scopo: contribuire al piacere degli ospiti e donare emozioni.

Da sempre nel rispetto della tradizione, Andrea Muggiano propone piatti preparati con ingredienti locali, freschi e di stagione, con un occhio di riguardo alle eccellenze gastronomiche di oggi e valorizzando al meglio anche i prodotti dell’orto e i frutti della fattoria, affiancato da Alessandro Piardi e Benedetta Rudel. La bleniese Cristina, ingegnere in enologia e viticoltura, profonda conoscitrice del territorio ticinese, in questi anni ha fatto risaltare al meglio ciò che offre il terroir, tra Moncucchetto e gli altri vigneti di Agra, Sorengo, Morchino, Bioggio e Boscherina, con una produzione annua di 30.000 bottiglie, portando i vini dell’azienda ad ottenere prestigiosi premi.

Amore, passione, fiducia e impegno, queste sono le parole chiave che hanno permesso ai coniugi Lucchini con Moncucchetto di arrivare ad essere protagonisti del panorama enogastronomico locale e nazionale. Un risultato frutto di lunghi processi di crescita e ammodernamento, sempre in divenire, che hanno permesso di diventare una grande famiglia che vive e lavora per un progetto condiviso che si proietta verso il futuro.

Oggi la contessa Maraini sarebbe felice di vedere che a Moncucchetto si respira ancora il profumo di famiglia in un luogo unico per un incontro di arti: vino, cibo e architettura, tutti ingredienti accostati nella ricerca dell’innovazione, ma sempre nel segno della tradizione.
 

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