Oggi prende avvio la seconda parte della campagna nazionale di prevenzione delle “cybertruffe romantiche” denominata "E lei? Avrebbe detto di sì?". In quest’ambito le polizie svizzere e la Prevenzione svizzera della criminalità (PSC) uniscono le loro forze per consigliare la popolazione sui comportamenti corretti da adottare in Internet allo scopo di evitare i pericoli legati a questo tipo di truffa, dalle conseguenze spesso drammatiche. La cybercriminalità è aumentata in modo crescente in questi ultimi anni. Infatti, i dati dell'Ufficio federale di statistica (UST) evidenziano un aumento delle truffe da 9’238 casi nel 1990 a 16’319 casi nel 2018 (+76.7%).
Gran parte dell'incremento è ascrivibile allo sviluppo di Internet. Inoltre queste attività criminali, messe in atto a livello internazionale e dall'evoluzione estremamente rapida, rendono ancor più complesse le indagini giudiziarie avviate in seguito alle denunce delle vittime. Per questo motivo le polizie cantonali e comunali della Svizzera e la PSC hanno lanciato una campagna nazionale di prevenzione che mira a sensibilizzare la popolazione sui rischi potenziali legati all'uso di Internet.
L’iniziativa prevede la diffusione di un video e nel corso del 2020 saranno diffusi altri filmati che tratteranno altri tipi di truffe. Parallelamente saranno promosse diverse altre azioni di sensibilizzazione, come l'affissione di manifesti pubblicitari, la distribuzione di cartoline, la pubblicazione di articoli su siti di prevenzione o l'organizzazione di conferenze. La nuova campagna "E lei? Avrebbe detto di sì?" sensibilizza





