Ticino, 29 settembre 2019

Oltre 800 persone per il pranzo della Lega al Conza

La campagna elettorale è entrata nel vivo, le schede di votazione sono già arrivate nelle case e la Lega dei Ticinesi ha voluto chiamare a raccolta i simpatizzanti con un pranzo al Padiglione Conza a Lugano cui hanno partecipato circa 800 persone.

Diversamente da altri (vedi PLR) che fanno le convention (?) con sfoggio di effetti pirotecnici e digitali per attirare una frazione delle presenze contate oggi al Conza, la Lega punta sui temi – dato che ne ha, e parecchi - e non sulle dispendiose scenografie che servono a camuffare la mancanza di contenuti.

I candidati al Consiglio nazionale, come pure il candidato al Consiglio degli Stati Battista Ghiggia, hanno preso la parola ricordando le battaglie leghiste e sottolineando l’importanza delle elezioni federali del 20 ottobre.

Nei prossimi anni si deciderà il futuro della Svizzera: se continuerà ad essere come nazione indipendente e sovrana, o se si ridurrà a colonia di Bruxelles, con i funzionari dell’UE che dettano le leggi in casa nostra ed i giudici stranieri (della Corte europea di giustizia) che le applicano.
Sul tema fondamentale delle prossime elezioni, che sono i rapporti con l’UE e non certo l’isterismo climatico, gli schieramenti sono solo due: chi difende la Svizzera (Lega-Udc) e chi invece la svende (il triciclo PLR-PPD-PS più partitini di contorno).

Il nostro Cantone merita dei rappresentanti alle Camere federali che promuovano la volontà
della maggioranza dei ticinesi sui temi fondamentali per il futuro del paese; non dei camerieri dell’UE che questa volontà la cancellano ad ogni occasione.

Adesso i partiti del cosiddetto “centro” si fingono euroscettici per raggirare i cittadini. Una volta passato l’appuntamento elettorale, correranno a sottoscrivere l’accordo quadro con l’UE (che è un trattato coloniale) ed a versare il pizzo da 1.3 miliardi a Bruxelles.

E’ pertanto essenziale che la Lega conservi i suoi due seggi in Consiglio nazionale. Con Battista Ghiggia, il nostro Movimento dispone di un valido candidato per rompere finalmente il monopolio euroturbo al Consiglio degli Stati, che dura ormai da decenni. Due turboeuropeisti alla Camera dei Cantoni non rappresentano il Ticino: uno solo basta e avanza!

Non vogliamo credere che i ticinesi intendano premiare con il proprio voto chi poi, una volta eletto, non perde occasione per prendere a schiaffi la volontà dei cittadini del nostro Cantone. Graditi ospiti del pranzo odierno il presidente dell’Udc Ticino Piero Marchesi ed il candidato democentrista al Consiglio nazionale ed al Consiglio degli Stati – in “ticket” con Ghiggia – Marco Chiesa. Obiettivo comune: mantenere e possibilmente rafforzare la presenza dell’area Lega-Udc alle Camere federali, affinché la maggioranza dei ticinesi sia rappresentata in modo adeguato a Berna!

Lega dei Ticinesi

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