La campagna elettorale è entrata nel vivo, le schede di votazione sono già arrivate nelle case e la Lega dei Ticinesi ha voluto chiamare a raccolta i simpatizzanti con un pranzo al Padiglione Conza a Lugano cui hanno partecipato circa 800 persone.
Diversamente da altri (vedi PLR) che fanno le convention (?) con sfoggio di effetti pirotecnici e digitali per attirare una frazione delle presenze contate oggi al Conza, la Lega punta sui temi – dato che ne ha, e parecchi - e non sulle dispendiose scenografie che servono a camuffare la mancanza di contenuti.
I candidati al Consiglio nazionale, come pure il candidato al Consiglio degli Stati Battista Ghiggia, hanno preso la parola ricordando le battaglie leghiste e sottolineando l’importanza delle elezioni federali del 20 ottobre.
Nei prossimi anni si deciderà il futuro della Svizzera: se continuerà ad essere come nazione indipendente e sovrana, o se si ridurrà a colonia di Bruxelles, con i funzionari dell’UE che dettano le leggi in casa nostra ed i giudici stranieri (della Corte europea di giustizia) che le applicano.
Sul tema fondamentale delle prossime elezioni, che sono i rapporti con l’UE e non certo l’isterismo climatico, gli schieramenti sono solo due: chi difende la Svizzera (Lega-Udc) e chi invece la svende (il triciclo PLR-PPD-PS più partitini di contorno).
Il nostro Cantone merita dei rappresentanti alle Camere federali che promuovano la volontà