Sport, 22 settembre 2019

Il Renzetti furioso: “Non sappiamo battere neanche le rimesse! Primo tempo inaccettabile”

Il presidente del Lugano è apparso furente al termine dell’1-1 casalingo ottenuto contro il Lucerna. Celestini dovrebbe però restare al suo posto: “Tutti devono farsi un esame di coscienza”

LUGANO – Furente, arrabbiato, deluso da quello che ha visto in campo dalla sua squadra, e come spesso accade, Angelo Renzetti non le ha mandate a dire. Si è presentato davanti alla stampa, quasi attendendo quelle domande a cui voleva assolutamente rispondere, per spiegare come vede la situazione del suo Lugano. “C’è poco da dire, nel primo tempo non riuscivamo neanche a fare le rimesse laterali, ne abbiamo sbagliate 9 su 10 – ha esordito – Queste cose non le accetto”.

Celestini è il colpevole di questo? Celestini verrà allontanato?
Non lo faccio perché è l’ultimo dei miei pensieri. Abbiamo altri problemi, così come alcune scelte che sono state prese. Giochiamo con una punta che non è una punta, quando è entrato Dalmonte la squadra e il gioco sono cambiati e sono migliorati. Siamo alla settima di campionato, abbiamo giocato anche le coppe e non abbiamo ancora capito queste cose? Non abbiamo capito ancora i ruoli dei giocatori e chi dovrebbe scendere in campo? C’è qualcosa che non funziona…

Non è esattamente un quadro perfetto del suo allenatore però…
Non è mica lui che sbaglia le rimesse! Queste cose dipendono da noi, dai giocatori. Nel primo tempo davvero è stato incredibile: puoi essere stanco, va bene che hai giocato giovedì in Europa League, ma come puoi crescere nel secondo tempo? Bisogna capire cosa c’è, io non accetto queste prestazioni in questo momento delicato,
con un calendario fitto davanti a noi. Non ce la faccio a sopportare queste cose, e sto parlando del gioco non dell’allenatore, anche perché la rosa è di qualità.

Tutte queste cose però portano all’allenatore e remano contro Celestini…
Non voglio parlare di lui, è l’ultimo dei miei pensieri. Bisogna guardare le cose nella loro totalità e analizzarle per risolverle. Non sono contento di tutto, non solo di Celestini: siamo passati da una partita buona come quella disputata a Copenaghen a questa dove neanche le rimesse riuscivamo a fare.

Celestini resta al suo posto, insomma. Ma quanto incide l’elemento economico in questa decisione, visto il suo lungo contratto ancora in essere?
Ovviamente incide qualcosa, ma io devo fare gli interessi della squadra come prima cosa. Col nostro budget non sarebbe un problema avere uno stipendio in più, ma bisogna trovare le persone giuste e quelle che ti danno le giuste sensazioni. Ho parlato con la squadra: in Danimarca ho avuto una risposta positiva e non voglio mandare tutto alle ortiche per un primo tempo del genere, ma quello che ho visto oggi davvero non ha senso.

Come si può intervenire allora?
Sto accusando tutti pubblicamente proprio per questo, per avere una reazione, per far sì che i ragazzi si facciano un esame di coscienza. Se sono intelligenti invece di prendersela a male, si faranno qualche domanda e si daranno delle risposte in merito a quanto visto oggi.

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