Sport, 16 settembre 2019
Violenza, estorsione e associazione a delinquere: quando gli ultras finiscono in manette
Sono 12 i tifosi della Juventus finiti in carcere, oltre 40 gli indagati: le perquisizioni anche a Como
TORINO (Italia) – Un vero e proprio blitz che ha portato a galla ciò che da tempo si immaginava. I capi e i principali referenti degli ultras della curva della Juventus sono finiti in manette in merito a un’indagine della procura di Torino, che ha portato a 12 arresti.
Le motivazioni sono varie: si va dall’associazione a delinquere, passando l’estorsione aggravata, fino all’autoriciclaggio e alla violenza privata. Sono in corso diverse perquisizioni in diverse città italiane, tra cui la vicina Como.
Le prove in mano agli inquirenti sarebbero schiaccianti: i soggetti coinvolti avrebbero

compiuto una precisa strategia estorsiva nei confronti della Juventus stessa.
Il tutto è nato dalla decisione della società bianconera di togliere alcuni privilegi ai gruppi ultrà, cosa che ha portato non solo a uno sciopero del tifo durato tutto l’anno ma anche a una reazione dei capi delle varie sigle storico della Curva che con ogni modo hanno cercato di riavere quei vantaggi
Inoltre un parte del tifo organizzato riusciva comunque a recuperare alcuni biglietti per le partite, grazie alla compiacenza di alcuni titolari di agenzie e negozi abilitati alla vendita dei ticket per la sfide casalinghe.