Svizzera, 16 luglio 2019

La battaglia di Morgarten, la battaglia che segnò la via dell'indipendenza della Svizzera

La battaglia di Morgarten è ancora considerata oggi una delle più importanti vittorie militari della confederazione. Sconfiggendo l'esercito austriaco le comunità di Uri, Svitto e Unterwaldo non solo difesero la propria autonomia ma diedero inizio alle battaglie che segnarono la via dell'indipendenza della Svizzera e della sua potenza militare che nei secoli a venire si affermò progressivamente fino al tardo medio evo.

Il 15 novembre 1315, un numeroso esercito austriaco guidato dal duca austriaco Leopoldo I si diresse verso il territorio di Svitto. Leopoldo, ritenendo che con il Patto federale stretto tempo prima i tre Paesi forestali di Uri, Svitto e Untervaldo si fossero spinti un po' troppo in là, decide di sottometterli una volta per tutte ricorrendo alla sua forza militare. Quella mattina, i cavalieri e i fanti del duca d'Asburgo marciarono lungo il lago Ägeri verso Morgarten. Il sentiero era stretto, il terreno accidentato e acquitrinoso. È possibile che il fruscio degli esploratori svittesi nascosti nel sottobosco si sia perso su questo terreno fangoso, ma forse è anche vagato in una fitta nebbia intrisa di miti, ignoranza e leggende che si sono diffuse da allora su questi eventi.



Le ragioni di questo confronto erano antiche. Un feudo di 200 anni opponeva gli svittesi all'Abbazia di Einsiedeln sul confine tra i due territori di Svitto e degli austriaci. Leopoldo d'Asburgo, duca d'Austria e nipote del defunto duca Rodolfo, morto nel 1291, era il protettore dell'abbazia di Einsiedeln. Decise di punire gli svittesi che spostavano costantemente la frontiera e che avevano saccheggiato l'abbazia l'anno precedente. Inoltre, i nobili locali non appoggiavano la candidatura del fratello di Leopoldo, Federico il Bello, all'adesione al trono imperiale, ma al contrario sostenevano quella di Luigi di Baviera, un Wittelsbach e non un Asburgo. Questo ovviamente infastidiva Leopoldo. Era quindi giunto il momento di rimettere gli svittesi al loro posto.

Il piano degli austriaci consisteva nel penetrare in terra svittese da diverse direzioni, passando però con il grosso delle truppe dalla Valle di Ägeri. In tal modo intendono sorprendere gli Svittesi e conseguire una facile vittoria. Nel frattempo nella Valle di Ägeri giungono le prime notizie di un esercito in marcia. Le campane suonano a martello e gli Svittesi mettono in salvo donne e bambini. Allerati, gli alleati Uranesi e Untervaldesi volano in loro soccorso onorando la promessa fatta decenni prima quando le tre comunità si promisero aiuto reciproco nel caso in cui uno di loro fosse attaccato. Senza sospettare nulla dei piani di Leopoldo, i Confederati prendono posizione nei pressi di Arth sul Lago di Zugo. Ad opporsi ai circa 8'000 tra cavalieri e fanti austriaci è una forza nettamente
inferiore stimata a 1'500 tra fanti e arceri.



Ma non è qui che sarebbero passati gli austriaci. In qualche modo i Confederati vengono a sapere dei piani austriaci e cambiano posizione. Una delle più ipotesi più comunemente accettate è quella che Heinrich von Hünenberg, un cavaliere amico degli Svittesi li avrebbe avvertiti di trovarsi nel posto sbagliato. Avvicinatosi furtivamente al campo dei Confederati vi scaglia una freccia alla quale è fissato il messaggio: "Badate al Morgarten il giorno prima di Sant'Otmaro!". Dopo un breve consulto, i Confederati si mettono in marcia sotto la guida del landamano Werner Stauffacher e preparano un agguato sui ripidi pendii boscosi del Morgarten.

L'esercito austriaco intanto avanza lentamente e quando, il giorno previsto, si trova di buon mattino a transitare alla base dei declivi che sovrastano il Lago di Ägeri all'altezza del Morgarten, viene improvvisamente travolto da una pioggia di massi e tronchi d'albero. La confusione è spaventosa: cavalli che cadono o si imbizzarriscono, cavalieri che gridano. Sono pochi quelli che hanno mantenuto il sangue freddo e si rendono conto che è spép una manciata di uomini posizionati al margine del bosco sovrastante a scaricare incessantemente su di loro pietre e tronchi.



Furibondi, vogliono vendicarsi contro gli assalitori, ma in quel momento giungono i rinforzi dei Confederati. I combattenti di Uri, Svitto e Untervaldo attaccano l'esercito del duca con le loro alabarde, spaccando come un cuneo umano le schiere nemiche a cavallo e costringendole alla fuga. Ma per gli austriaci anche la ritirata è tragica: molti cavalieri cadono nel lago e perdono la vita. Lo stesso duca Leopoldo si salva a stento dall'assalto dei Confederati. Dopo la vittoria, i contadini guerrieri dei tre Paesi di Uri, Svitto e Untervaldo si inginocchiano sul campo di battaglia e ringraziano il Signore.

La vittoria è completa e decisiva. I morti da parte austriaca sono 1500i, dalla parte dei Confederati appena 14. Nonostante la vittoria, schiacciante quanto clamorosa, l'Austria e la casata degli Asburgo non cessarono le loro mire di conquista sui cantoni svizzeri e nei decenni a venire Confederati e austriaci si trovarono ancora opposti in guerre e battaglie sanguinose, con i primi quasi sempre vittoriosi. Morgarten fu solo la prima di tante battaglie che trasformarono un piccolo nucleo di tre comunità forestali in una potente e ricca Confederazione di città e comunità rurali che nei secoli a venire conquistarono i territori che oggi, con qualche eccezione, corrispondono all'attuale Svizzera.

Fonti: blog.nationalmuseum.ch, wikipedia, swissinfo.ch

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