In Grecia finisce l'era Tsipras. Il paese ellenico volta pagina e nelle elezioni nazionali che si sono tenute ieri sceglie il centrodestra di "Nuova Democrazia".
Quando sono stati conteggiati oltre il 90% dei voti, è ormai certa la vittoria che porterebbe Kyriakos Mitsotakis (nella foto) sulla poltrona di premier. Dato questo confermato dal 39,68 per cento dei voti contro il 31,52 di Syriza. I dieci milioni di greci che oggi si sono recati alle urne hanno preferito archiviare la stagione di un premier che se inizialmente si era presentato come un oppositore delle politiche di austerità portate avanti dall'UE e dalla Troika, dopo il braccio di ferro iniziale Tsipras non ha fatto molto più che esegure quanto dettato dall'estero, si legge su "Il Giornale". Una cura lacrime e sangue che ha messo in ginocchio la Grecia. Un errore che evidentemente non è stato perdonato.
Un'altro elemento che sembra aver pesato è stata la di siglare un accordo con la Macedonia del Nord, indigesta a molti greci che non accettano un paese straniero portare il nome di una terra che considerano loro e che per cui l'aggiunta di "Nord" cambia poco o nulla.
Due errori questi che sono costati la poltrona da premier a Tsipras in questo turno di urne anticipate.