Lo abbiamo già detto ma lo ripetiamo. Lo sconcio accordo quadro istituzionale, bramato dalla partitocrazia PLRPPD- P$$ come pure dai camerieri dell’UE in Consiglio federale (che adesso menano il can per l’aia per lasciar trascorrere le elezioni federali di ottobre; dopodiché, passata la festa, gabbato lo santo, ed accordo capestro sottoscritto per la gioia dei padroni di Bruxelles) asservirà la Svizzera ai burocrati della DisUnione europea in ambiti della massima importanza. A venire svendute sarebbero la nostra sovranità e la nostra indipendenza. E per cosa? Per permettere ai borsoni delle multinazionali — rappresentati dai soldatini di Economiesuisse, che poi schiacciano gli ordini al PLR — di ingrassarsi ulteriormente i già pingui portafogli. Paragonato a questi reggicoda dell’UE, Giuda con i suoi 30 denari era un dilettante.
Conseguenze note
Tra gli effetti catastrofici che avrebbe la firma dello sconcio accordo quadro istituzionale sono a tutt’oggi noti: la ripresa dinamica, ossia automatica, del diritto comunitario, i giudici stranieri, la direttiva UE sulla cittadinanza, la fine delle misure accompagnatorie, lo stop alla partecipazione statale in aziende (vedi banche cantonali con garanzia dello Stato, vedi aziende elettriche), la fine del divieto di transito notturno per i mezzi pesanti (i vicini d'Oltreramina si sono messi a starnazzare contro le limitazioni notturne e feriali che causerebbero disagi a Como), l’obbligo di versare miliardi di coesione alla fallita UE in modo ricorrente, eccetera.
Quattrozampe allo sbaraglio
Ma c’è anche un altro ambito che sarebbe toccato pesantemente dallo sconcio accordo quadro istituzionale, di cui però non si sente parlare. Quello della protezione degli animali, ed in particolare degli animali da reddito.
In Svizzera la legislazione al proposito, cresciuta in modo democratico coinvolgendo tutti gli attori coinvolti, è da ritenersi particolarmente avanzata. Se confrontata con le normative europee, risulta assai più rispettosa degli animali rispetto alle altre. Nessuna sorpresa: le disposizioni comunitarie sono partorite nei sovradimensionati palazzi di Bruxelles da burocrati e da politici professionisti. Costoro sono lontani anni luce dalla realtà del territorio,