Svizzera, 06 giugno 2019

"Si difendano i giovani farmacisti"

In una mozione inoltrata al Consiglio federale il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri chiede che siano messe in atto misure per rendere meno gravose le conseguenze della nuova Legge federale sulle professioni mediche. Secondo Quadri la nuova legge penalizza eccessivamente i farmacisti neo-diplomati e sono quindi necessari dei correttivi.

Di seguito il testo completo della mozione:

Nuova legge sulle professioni mediche: attenuare le conseguenze per i giovani farmacisti

Con la seguente mozione, si incarica il Consiglio federale di presentare delle proposte per
rendere meno gravose, per i giovani farmacisti, le conseguenze della nuova Legge federale sulle professioni mediche.

Motivazione

Dal 1° gennaio 2018 è in vigore la nuova Legge federale sulle professioni mediche. Le nuove
disposizioni comportano conseguenze gravose per i farmacisti che hanno conseguito il diploma dopo il 1° gennaio 2018. Questi si dividono infatti in due categorie. Quelli che sono iscritti alla formazione post-grade, che diventa presupposto per esercitare un’attività privata sotto la propria responsabilità, e quelli che non sono iscritti. La formazione post-grade ha un costo alquanto elevato: per la sola iscrizione occorrono circa 25mila Fr. Durante la formazione, inoltre, il giovane farmacista può svolgere un’attività lavorativa al massimo al 50-70%, e supplire il responsabile sanitario per non più di due mezze giornate alla settimana. Di conseguenza, risulta poco attrattivo per
il datore di lavoro. I giovani farmacisti che invece, per un motivo o per l’altro, non seguono la formazione post-grade, potranno esercitare “unicamente come collaboratori, sotto la diretta sorveglianza del responsabile sanitario, senza la possibilità di assumere supplenze”.

Ciò significa nel concreto che questi farmacisti, pur avendo svolto un’onerosa formazione universitaria, saranno destinati a rimanere degli assistenti di farmacia “a vita”. La nuova regolamentazione avrà conseguenze anche per le assistenti di farmacia. Se il loro ruolo attuale verrà di fatto ripreso da dei laureati, le assistenti di farmacia si troveranno giocoforza confinate a compiti che non comportano la dispensazione e la manipolazione di farmaci. Risulteranno quindi fortemente limitate rispetto a quella che è la pratica attuale.

La questione è già stata sollevata da chi scrive con l’interpellanza 19.3173. Nella sua risposta, il CF asserisce di non avere intenzione di proporre dei correttivi. Chi scrive ritiene per contro che le conseguenze delle nuove disposizioni siano eccessivamente gravose per i giovani farmacisti, oltre che per le assistenti di farmacia.

Di conseguenza, la richiesta di correttivi viene presentata in forma di mozione, affinché il parlamento – forse non in chiaro su certi effetti collaterali delle nuove regole – possa determinarsi sul tema.


Lorenzo Quadri
Consigliere nazionale
Lega dei Ticinesi
Cofirmataria: Roberta Pantani

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