Ticino, 04 giugno 2019

Mobilità lenta, avanti tutta. Zali: "Un vettore fondamentale"

*Dal Mattino della Domenica 

Alla vigilia della giornata internazionale della bicicletta, che ricorrerà domani, lunedì 3 giugno, arrivano buone notizie per gli amanti delle due ruote. Negli scorsi giorni, infatti, il Consiglio di Stato ha dato il via libera ad alcuni lavori relativi a percorsi ciclopedonali, per un importo complessivo pari a circa 4 milioni di franchi. Nel Sottoceneri verrà realizzato un nuovo tratto della pista ciclabile Tesserete-Cassinone, mentre nel Sopraceneri prenderanno avvio i lavori di pavimentazione del tratto della pista ciclabile Locarno -Cavergno, tra gli abitati di Riveo e Visletto, nel Comune di Cevio. Inoltre, il Governo ha dato luce verde all’avvio del cantiere del nuovo collegamento ciclopedonale sul fiume Maggia, nella zona dei Saleggi, in territorio dei Comuni di Locarno e Ascona. Si tratta di un’ulteriore importante passo avanti in termini di sviluppo dell’infrastruttura della cosiddetta mobilità lenta dedicata non solo a chi fa capo alla bicicletta per lo svago e ai turisti, ma anche a chi la due ruote la inforca per percorrere il cosiddetto ultimo chilometro nel percorso casa-lavoro.

Zali:”La mobilità lenta: un vettore fondamentale”

“Attualmente il Cantone Ticino conta circa 365 chilometri di percorsi ciclopedonali – afferma al proposito il Consigliere di Stato Claudio Zali, ricordando che “entro il 2025/2030 saranno disponibili circa 560 chilometri di percorsi, che, a titolo di paragone, corrispondono grosso modo alla metà dell’intera attuale rete delle strade cantonali. Il potenziamento della mobilità ciclopedonale passa evidentemente da importanti crediti: durante il periodo 2013-2018 sono stati investiti oltre 70 milioni di franchi. Mentre ammonta a 65 milioni l’investimento futuro nell’ambito dei Programmi d’agglomerato di terza generazione. La mobilità lenta - precisa il ministro leghista - “è un vettore molto importante nel panorama dei trasporti
del nostro Cantone.

In questo senso, intendiamo sostenere l’uso della bicicletta quale mezzo di trasporto alternativo all’automobile privata, contribuendo a riorientare le scelte di mobilità, a migliorare la qualità dell’aria e a diminuire la congestione sulla rete viaria, soprattutto in un momento dove il traffico supera costantemente i livelli di sostenibilità”.

Anni ’90

 le prime piste ciclabili in Ticino In Ticino, le prime piste ciclabili risalgono alla metà degli anni ’90. Da allora in poi, i tratti di pista ciclopedonale si sono moltiplicati. Oggi, complice la revisione parziale della Legge sulle strade del 2012 e la strategia per una mobilità sostenibile, avviata dal Dipartimento del territorio all’inizio del 2014, il ruolo del Cantone è cambiato e ha visto il potenziamento del settore che si occupa dei percorsi ciclopedonali. Nel corso degli ultimi decenni, si è passati dalla promozione dei percorsi escursionistici, dedicati soprattutto allo svago e al turismo, alla pianificazione e alla realizzazione di percorsi ciclabili d'interesse regionale, più utili agli spostamenti quotidiani e che in precedenza erano di competenza dei Comuni.

Un’espansione, questa, dettata dalla sempre maggiore richiesta, da parte degli utenti della mobilità dolce, di spazi nei quali poter transitare in maniera più sicura. Il ruolo dei Comuni Mentre il Cantone realizza i percorsi regionali, utili soprattutto per gli spostamenti tra centri abitati, i Comuni assolvono funzioni utilitarie solo per alcuni tratti. Questi ultimi sono chiamati anche ad adattare la propria viabilità in modo che gli spostamenti sulle corte distanze a fini utilitari siano più diretti e sicuri, e per farlo non sono sempre necessarie grandi infrastrutture: spesso sono sufficienti piccoli interventi di segnaletica.

*Edizione del 2 giugno 2019

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