Architetto di professione, Bruno Buzzini è attivo in politica nella Lega dei Ticinesi da quasi trent'anni. Eletto in Consiglio comunale a Locarno nel 1994, Buzzini è municipale della città sul Verbano dal 2015, a capo del dicastero Ambiente e Territorio, e con il tempo è diventato uno se non il punto di riferimento del movimento di via Monte Boglia nel locarnese. Ma che cosa ha avvicinato Buzzini alla politica? E che cosa bolle in pentola a Locarno in questo periodo? Sta funzionando la tassa sul sacco introdotta quest'anno? Gli abbiamo posto queste, e altre, domande, domande a cui Buzzini ha provato a darci risposta.
Bruno Buzzini e la politica. Ci può raccontare come è nata la sua passione per l'attività politica?
Mi sono interessato di politica quando è nato il movimento della Lega dei Ticinesi. La scelta di aderire al movimento è maturata liberamente, senza condizionamenti legati a logiche di famiglia o di opportunità di lavoro, cosa che purtroppo ancora accade. La passione è nata subito dopo, poi cresciuta nel corso del tempo durante la mia lunga attività in Consiglio comunale.
Lei è stato Consigliere comunale a Locarno dal 1994 ed è attualmente Municipale, a capo del dicastero Ambiente e Territorio, dal 2015. Qual è il suo risultato più importante ottenuto in tutti questi anni?
Per anni mi sono impegnato per dare più voce alla gente tramite la creazione di nuove Associazioni di quartiere, una sorta di “Consigli di quartiere” con funzione consultiva in grado di raccogliere le necessità della cittadinanza. Allora si trattava di definire una nuova forma di comunicazione e partecipazione diretta tra la popolazione e l’autorità politica. Credo che l’obiettivo sia stato raggiunto: le Pro e Associazioni di quartiere hanno un ruolo più attivo e sono un punto di riferimento nel panorama politico comunale.
Che cosa invece l'ha delusa di più?
La più grande delusione, forse perché la prima. Ricordo quando presentai un emendamento per mantenere l’AVS complementare comunale a favore delle famiglie sotto una determinata soglia di reddito: bocciata perché il gruppo socialista non l’aveva sostenuta.
Quali sono le priorità del suo dicastero in questo periodo?
Direi la riorganizzazione e l’ottimizzazione dei Servizi pubblici e del Servizio manutenzione parchi e giardini attraverso il progetto “Organizzazione 2020” della Divisione logistica e territorio. Per i Servizi pubblici si tratta di migliorare la gestione di raccolta rifiuti e potenziare i vari centri introducendo anche la possibilità di separare l’umido e la plastica, mentre per il servizio manutenzione parchi e giardini è in corso il progetto di digitalizzazione e gestione informatizzata del verde urbano che permetterà di definire in modo ancora più accurato il programma e le priorità d’intervento. E non da ultimo, un progetto che mi sta a cuore: la sistemazione