Sport, 09 maggio 2019

17 anni dopo Byron Moreno dice la sua: “Italia-Corea? Mi do 8! Trapattoni codardo”

Il tanto discusso arbitro ecuadoregno è tornato a parlare della sfida che sancì l’eliminazione della nazionale azzurra ai Mondiali nippo-coreani

QUITO (Ecuador) – Fu uno dei personaggi, in negativo, di quel Mondiale del 2002. Fu l’arbitro che, insieme a quello di Corea del Sud-Spagna, fece più parlare di sé per i disastri commessi nel rettangolo di gioco, e a 12 anni di distanza Byron Moreno è tornato a parlare della sfida tra la stessa Corea e l’Italia che sancì l’eliminazione degli azzurri, allora di Trapattoni, che vennero sconfitti per 2-1.

Se qualche giorno fa il fischietto ecuadoregno si era lasciato sfuggito che “su Zambrotta era un fallo da rosso”,  l’ex arbitro ha poi rincarato la dose, difendendosi da tutte le accuse mosse nei confronti.
“Come voto per la partita mi darei un 8 – ha spiegato alla trasmissione del suo Paese “Futbol Sin Cassette” – Non avevo visto il fallo su Coco: c’era il corpo di un altro giocatore davanti. Gli assistenti Ratallino e Ferenc non mi hanno aiutato. Il sangue del giocatore italiano? Il taglio avviene dopo un contatto con Gattuso, non per quello con un coreano. Non ho visto neanche il calcio in testa a Maldini, ero coperto. Il coreano era disperato e cercava di prendere il pallone, non ho visto nulla dalla mia posizione”.
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Giustificazioni poco credibili, che sfociano poi in uno degli episodi più contestati in quell’afosa estate coreana: il presunto rigore subito da Totti, che venne espulso per simulazione. “Se c’è un giocatore che vuole danneggiare l’azione è proprio Totti. Il coreano tocca il pallone e poi lui. Avevamo fatto un seminario a Seul su situazioni del genere. Inoltre io guardo il mio assistente che non mi segnala nulla”.

Anche sul gol annullato all’Italia Moreno fa spallucce: “Come posso vederlo io? L’assistente è andato su con la bandierina. A proposito di assistenti, non so perché mi hanno cambiato i miei: con loro mi capivo con uno sguardo. C’erano stati problemi in Corea-Portogallo, ma non capisco questa scelta. Poi io sapevo già che sarebbe stata la mia ultima partita in quel Mondiale”.

“A fine partita ho chiesto di parlare con Totti e Trapattoni, ma nessuno ha voluto farlo – ha concluso. Se ho danneggiato l’Italia? No. Anzi… Trapattoni è stato un codardo come sempre, dopo l’espulsione ha messo Tommasi lasciando Del Piero da solo in attacco”.

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