Mondo, 02 maggio 2019
Italia: insegnante augura la morte a poliziotti, licenziata
Un'insegnante di Torino che aveva apostrofato un gruppo di poliziotti con un "dovete morire" pagherà con il posto di lavoro i suoi propositi. Come riferiscono i media italiani, Lavinia Flavia Cassaro (nella foto), questo il nome dell'insegnante è stata licenziata dall'Ufficio Scolastico Regionale, la quale le ha notificato nei giorni scorsi il provvedimento, con decorrenza primo marzo, lo stesso giorno in cui venne sospesa.
L'insegnante era stata indagata per istigazione a delinquere, oltraggio a pubblico ufficiale e minacce dopo una manifestazione del 22 febbraio scorso per le strade del centro di Torino, mentre all'interno di un albergo era in corso un evento organizzato dal collettivo Casapound, evento contro cui Cassaro e altri attivisti manifestavano.
Durante il corteo la donna venne ripresa dalle telecamere mentre insultava i poliziotti e augurava loro la morte. Propositi che, come detto hanno portato al suo licenziamento,
ma che secondo il sindacato degli insegnanti non sarebbero tanto gravi da giustificarne la perdita del posto di lavoro.
"Pare evidente che se Lavinia non fosse stata intercettata da giornalisti affamati di notizie e se, subito dopo, il premier della 'Buona scuola' (un riferimento al premier italiano Giuseppe Conte) non avesse ceduto alla tentazione di individuare una 'cattiva maestra, il caso Cassaro non ci sarebbe mai stato", ha dichiarato il coordinatore Nazionale Cub Scuola, Cosimo Scarinzi, il quale si dice pronto a "dimostrare l'inconsistenza della contestazione di addebito mossa alla maestra". Un caso di "democrazia autoritaria", secondo Scarinzi, per cui il licenziamento sarebbe "una sanzione sproporzionata".
Secondo il Cub "ingiustizia è fatta" e "il licenziamento appare una sanzione sproporzionata". E promette: "Continueremo a garantire la piena difesa di Lavinia Cassaro sia in sede legale che mediante l'azione sindacale".