Ticino, 15 aprile 2019
Farinelli: "Un ministro nel CdA dell'EOC? Si rischiano conflitti d'interesse"
Il direttore del DSS deve sedere nel Consiglio d’Amministrazione dell’Ente ospedaliero Cantonale? La domanda non è nuova e, a intervalli regolari, torna d’attualità nel dibattito politico.
La Legge prevede che nel CdA dell’EOC sieda un rappresentante del Governo, ma più volte nel corso degli anni è stato sollevato il problema del conflitto d’interessi che può generare questa norma. Il ministro della sanità, infatti, dovrebbe avere un ruolo terzo nel nostro sistema sanitario misto pubblico-privato in modo da garantire l’imparzialità di tutti gli attori. Questo, soprattutto, in caso di conflitti - vedi EOC-Cardiocentro - oppure quando si tratta di compiere scelte difficili.
Il tema era stato posto anche nella scorsa legislatura, quando venne proposto

di cancellare la presenza dei membri del Governo nei CdA di tutti gli enti parastatali. In alcune aziende questo cambiamento è già avvenuto, come in AET e in BancaStato. Ma l’Esecutivo rispose picche all’estensione di questa prassi. Ieri sera, intervenuto alla Domenica del Corriere, su Teleticino, Alex Farinelli ha però rilanciato l’argomento sul fronte EOC.
“Dopo alcune esperienze passate - ha detto il capogruppo PLR - occorrerà interrogarsi seriamente se sia giusto che vi sia un consigliere di Stato nel CdA dell’Ente ospedaliero come dice la legge e qualora debba esserci, se debba essere il direttore del DSS che è comunque molto coinvolto. Il rischio è di trovarsi sempre confrontati con potenziali conflitti d’interesse e non si capisce chi gioca quale ruolo”