Mondo, 13 aprile 2019

La proposta di Trump, "i migranti mandiamoli nelle città di sinistra"

Secondo quanto riportato dal Washington Post,  l’amministrazione Trump avrebbero provato a “scaricare” i migranti nelle cosiddette “città santuario”, città guidate da esponenti democratici o di sinistra che si rifiutano di applicare la legge federale e espellere i clandestini presenti sul proprio territorio.

La Casa Bianca e il Dipartimento per la sicurezza interna hanno poi negato al che la proposta fosse ancora sul tavolo ma rispolverare l'idea, tuttavia, ci ha pensato nelle scorse ore il presidente Donald Trump. “A causa del fatto che i democratici non sono disposti a cambiare le nostre pericolose leggi sull’immigrazione ” ha scritto il Presidente americano in un tweet “stiamo seriamente pensando al collocamento degli immigrati clandestini” nelle città santuario. “La sinistra radicale sembra sempre avere una politica di Open borders, Open arms – quindi questo dovrebbe renderli molto felice!”. 



Difficilmente la proposta di Trump troverà un'applicazione concreta, ma solo il parlarne probabilmente serve a spostare il discorso sull'ipocrisia della sinistra, contraria a qualsiasi legge che inasprisca le condizioni per immigrare negli USA. D’altro canto, se i democratici sostengono di essere sempre così “accoglienti” e contro le frontiere, perché dovrebbero opporsi all’arrivo di qualche immigrato privo di documenti? Di
conseguenza, la sinistra americana non può criticare più di quel tanto la proposta di Trump – altrimenti darebbero l'impressione di non volere i clandestini a cui a parole vogliono difendere – nè possono entrare nel merito perchè se effettivamente i migranti fossero tutti inviati nelle città-santuario, quasi tutti bastioni dei democratici, il collasso sarebbe inevitabile.

Negli USA ci sono circa 200 le “città-santuario”, una trentina quelle più grandi, che, dal loro gran rifiuto nel 1996 alla Legge sull’immigrazione dell’Amministrazione democratica di Bill Clinton sull’aumento delle espulsioni, tengono orgogliosamente aperte le porte agli stranieri irregolari sul territorio. Tra le città più importanti troviamo New York, San Francisco, Chicago, Seattle, ma anche Detroit, Dallas e Tampa.



In queste realtà, gli immigrati clandestini non vengono segnalati alle autorità. In prima fila nella difesa dei migranti irregolari c’è il sindaco di New York, il democratico Bill de Blasio, che all’indomani dell’elezione di Donald Trump ha dichiarato: “Non daremo al Dipartimento del governo le liste degli irregolari di New York. Non deporteremo coloro che rispettano la legge”e, soprattutto, “non separeremo le famiglie”. Ora Trump è pronto a mettere alla prova “accoglienti” e Open borders. 

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