Sport, 08 aprile 2019

“Super League da allargare coinvolgendo anche l’Austria”

Nostro sondaggio con alcuni addetti ai lavori sul futuro del calcio svizzero

LUGANO - Il mondo del pallone svizzero, in un modo o in un altro, fa sempre discutere. Non mancano, appunto, coloro che vorrebbero spingere i vertici federali ad attuare delle riforme per rendere i nostri campionati più appetibili, specialmente sul piano della qualità e dello spettacolo.

Un “maquillage” che darebbe insomma maggior dinamismo: un ritorno ad una Super League a 12 squadre o magari allargata con rapporti di partenariato più diretti con paesi vicini, in particolare con l’Austria.

Il Mattino della Domenica ha voluto porre delle domande ad alcuni illustri interlocutori per capire un po’ qual è il loro orientamento sul presente e sul futuro del calcio svizzero. Al lettore, come sempre, il compito di valutare le varie risposte e di formulare in merito le sue riflessioni.

Ecco le domande:
1. È d’accordo di aumentare la Super League da 10 a 12 squadre?
2. In Super League attualmente il calo di pubblico– eccetto Basilea e Berna – è un fatto appurato. Un fenomeno che non può non preoccupare… 
3.
 Con l’aumento della SL a 12 o addirittura a 14 squadre le regioni calcistiche svizzere sarebbero meglio rappresentate?
4. Ha ancora senso che il Vaduz resti nel calcio svizzero?
5. Sarebbe auspicabile porre un tetto massimo di stranieri nelle varie squadre?
6. Vedrebbe bene una chiusura della Super League a 12 squadre, con la Challenge League e la Prima Promotion che diventano serie di formazione?
 
Angelo Renzetti (presidente FC Lugano)
1 . Penso che si possa fare, sarebbe una buona cosa, anche perché aumenterebbe un poco la concorrenza, inoltre sarebbe a mio avviso un buon compromesso per i progressi tecnici del calcio svizzero.
2. In generale emerge una certa disaffezione della gente e questo anche a causa di quello che ogni tanto succede sugli spalti, com’è accaduto ad esempio a Sion nel match tra i vallesani ed il Grasshopper. Inoltre ci sono le televisioni e le varie dirette. Mi permette una battuta? Magari con il Var cambiano le cose… 
3. 
Aumentando il numero di squadre, come detto prima, spero che si vada in questa direzione. Il campionato acquisterebbe più interesse.
4. Secondo me sì a patto però che questa squadra resti nella lega cadetta. Piuttosto sarebbe estremamente interessante aprirci all’Austria, concretizzando magari un campionato di A “insubrico” per aumentare il livello del gioco.
5. Direi di no, le cose così come stanno vanno bene. Gli stranieri oltretutto ci consentono di fare mercato.
6. Sarebbe un rischio molto grande fare questo passo. È giusto dare la possibilità a quelle squadre che fanno di tutto per salire di categoria.

Alberto Regazzoni (ex giocatore)
1 . Secondo me sì, soprattutto ora che in Challenge League abbiamo alcune squadre che, strutturalmente ed economicamente, sarebbero in grado di reggere il passo nella categoria superiore, come Losanna, Servette ed Aarau.
2. Guardando la media questo calo vistoso non lo vedo proprio, soprattutto se consideriamo il tutto con il rapporto tra spettatori ed il numero degli abitanti delle città che queste compagini rappresentano. È altresì vero che, giocando quattro volte con le stesse squadre può scemare un poco l’interresse del torneo.
3. Sarebbe interessante, proprio perché in Challenge League ci sono delle società che hanno delle proprietari importanti e dei progetti ambiziosi. Anche sul piano geografico il territorio calcistico nazionale sarebbe
meglio ripartito.
4. Difficile rispondere sì e no. Qualcuno dice che questa squadra “soffia” un posto “europeo” vincendo la Coppa del Liechtenstein che non è propriamente – per livello tecnico – paragonabile alla nostra Coppa nazionale.
5. In questo momento non penso che sia una priorità stabilire un numero massimo, ci sono già delle regole che mi sembra vadano bene.
6. Non è una buona soluzione perché toglierebbe la possibilità a dei club magari più piccoli ma che hanno dei progetti interessanti, di tentare il salto di categoria.

Pierre Tami (allenatore)
1. Sarei felice di vedere un campionato allargato, inserendo magari anche i playoff e i playout proprio come sta accadendo in Austria. Credo che sia arrivato il momento di cambiare qualcosa perché l’attuale formula in Svizzera (con le squadre che si affrontano quattro volte) sia ormai superata.
2. I 4 confronti diretti fanno mancare al campionato un certo interesse. Inserendo come detto i playoff ed i playout il torneo avrebbe un maggiorimpulso.
3. Direi che sarebbe più propenso congiungere il campionato svizzero a quello austriaco. Il calcio si sta evolvendo e quindi l’eventuale “gemellaggio” con i vicini di casa venderemmo meglio il prodotto calcio per aumentare il livello tecnico del gioco in Europa.
4. Il Vaduz non è un problema, se ha dei buoni giocatori è giusto che li sfrutti nel nostro campionato. Questa squadra toglie spazio europeo ad altre compagini elvetiche, e ciò non è giusto. Se dovesse tornare in Super League ben venga, significa che si è meritato la promozione.
5. A mio avviso non vedo la necessità di cambiare il numero degli stranieri, anche perché quelli buoni comunque non vengono da noi. Mettere un limite si rischierebbe di indebolire ulteriormente la qualità dei nostri campionati.
6. Sarebbe una soluzione negativa, ingiusta sul piano sportivo. Capisco che il business sta sempre più diventando importante, tuttavia attuare una simile cambiamento sarebbe controproducente.

Luca Sciarini (giornalista Teleticino)
1. Sarei d’accordo, perché si tornerebbe alla famosa “formula Rumo”
che era la più avvincente di tutte, con le prime otto a giocarsi una poule per il titolo e le ultime quattro a giocarsi la permanenza e la promozione con le migliori quattro formazioni della lega cadetta.
2. Non saprei cosa dire, di certo c’è la forte concorrenza dell’hockey ed inoltre il livello del gioco svizzero non è più quello di una volta, anche perché mancano quei giocatori in grado di elevare lo spettacolo. Il fatto che le squadre si affrontino quattro volte è relativo, nell’hockey succede ma la gente va ugualmente nelle piste.
3. Il calcio è meritocrazia, non facciamone una questione… geografica. Chi sale di categoria è perché ha dimostrato di avere i mezzi per farlo.
4. La squadra del Liechtenstein non è assolutamente una… minaccia per il calcio svizzero. È una compagine come le altre, quindi la sua presenza non è assolutamente ingombrante.
5. Ritoccare il tetto massimo degli stranieri sarebbe una soluzione inutile. Non credo che risolverebbe i problemi del calcio svizzero.
6. Non mi piace questa idea. Lo ripeto, una squadra vuole puntare al salto di categoria, bisogna darle la possibilità di farlo, “bloccare” la Super League sarebbe davvero una scelta pessima.

G.M.

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