LUGANO - Il mondo del pallone svizzero, in un modo o in un altro, fa sempre discutere. Non mancano, appunto, coloro che vorrebbero spingere i vertici federali ad attuare delle riforme per rendere i nostri campionati più appetibili, specialmente sul piano della qualità e dello spettacolo.
Un “maquillage” che darebbe insomma maggior dinamismo: un ritorno ad una Super League a 12 squadre o magari allargata con rapporti di partenariato più diretti con paesi vicini, in particolare con l’Austria.
Il Mattino della Domenica ha voluto porre delle domande ad alcuni illustri interlocutori per capire un po’ qual è il loro orientamento sul presente e sul futuro del calcio svizzero. Al lettore, come sempre, il compito di valutare le varie risposte e di formulare in merito le sue riflessioni.
Ecco le domande:
1. È d’accordo di aumentare la Super League da 10 a 12 squadre?
2. In Super League attualmente il calo di pubblico– eccetto Basilea e Berna – è un fatto appurato. Un fenomeno che non può non preoccupare…
3. Con l’aumento della SL a 12 o addirittura a 14 squadre le regioni calcistiche svizzere sarebbero meglio rappresentate?
4. Ha ancora senso che il Vaduz resti nel calcio svizzero?
5. Sarebbe auspicabile porre un tetto massimo di stranieri nelle varie squadre?
6. Vedrebbe bene una chiusura della Super League a 12 squadre, con la Challenge League e la Prima Promotion che diventano serie di formazione?
Angelo Renzetti (presidente FC Lugano)
1 . Penso che si possa fare, sarebbe una buona cosa, anche perché aumenterebbe un poco la concorrenza, inoltre sarebbe a mio avviso un buon compromesso per i progressi tecnici del calcio svizzero.
2. In generale emerge una certa disaffezione della gente e questo anche a causa di quello che ogni tanto succede sugli spalti, com’è accaduto ad esempio a Sion nel match tra i vallesani ed il Grasshopper. Inoltre ci sono le televisioni e le varie dirette. Mi permette una battuta? Magari con il Var cambiano le cose…
3. Aumentando il numero di squadre, come detto prima, spero che si vada in questa direzione. Il campionato acquisterebbe più interesse.
4. Secondo me sì a patto però che questa squadra resti nella lega cadetta. Piuttosto sarebbe estremamente interessante aprirci all’Austria, concretizzando magari un campionato di A “insubrico” per aumentare il livello del gioco.
5. Direi di no, le cose così come stanno vanno bene. Gli stranieri oltretutto ci consentono di fare mercato.
6. Sarebbe un rischio molto grande fare questo passo. È giusto dare la possibilità a quelle squadre che fanno di tutto per salire di categoria.
Alberto Regazzoni (ex giocatore)
1 . Secondo me sì, soprattutto ora che in Challenge League abbiamo alcune squadre che, strutturalmente ed economicamente, sarebbero in grado di reggere il passo nella categoria superiore, come Losanna, Servette ed Aarau.
2. Guardando la media questo calo vistoso non lo vedo proprio, soprattutto se consideriamo il tutto con il rapporto tra spettatori ed il numero degli abitanti delle città che queste compagini rappresentano. È altresì vero che, giocando quattro volte con le stesse squadre può scemare un poco l’interresse del torneo.
3. Sarebbe interessante, proprio perché in Challenge League ci sono delle società che hanno delle proprietari importanti e dei progetti ambiziosi. Anche sul piano geografico il territorio calcistico nazionale sarebbe