Sport, 27 gennaio 2019
Nole-Rafa-Roger: per la NextGen non c’è ancora spazio
Oggi Djokovic e Nadal si contenderanno l’Australian Open, ma gli ultimi risultati maturati nelle semifinali del torneo australiano indicano che i giovani devono ancora pedalare
MELBOURNE (Australia) – Mettetevi comodi sul divano e preparatevi a una maratona, a una sfida ricca di emozioni e di colpi di scena. Di punti incredibili, di corsa, di tecnica e di forza: questa mattina Novak Djokovic e Rafael Nadal si contenderanno la coppa dell’Australian Open edizione 2019.
Dopo le due vittorie filate di Roger Federer, maturate nel 2017 e nel 2018, questa volta saranno gli attuali leader della classifica Atp a contendersi lo scettro. Una finale meritatissima, conquistata con autorità che mette in chiaro una cosa: per i giovani rampanti, per quella che viene denominata la NextGen, per il momento non c’è spazio.
Con Murray ormai vicino al ritiro, con Wawrinka che fatica a tornare in forma, gli occhi degli appassionati quando si avvicina una prova dello Slam puntano su i soliti tre: Djokovic, Nadal e Federer (in rigoroso ordine di classifica).
Abbiamo specificato una prova dello Slam, perché quando si parla di Masters 1000, ecco che per esempio Zverev la sua firma riesce a metterla. Il tedesco si è aggiudicato anche le Finals di Londra, ma quando si tratta di affrontare due settimane con partite al meglio dei 5 set, ecco che le cose cambiano e per tutti gli altri è notte fonda.
È
vero, Federer si è dovuto arrendere già agli ottavi al cospetto del terribile greco Tsitsipas – l’ellenico è destinato a una carriera davvero importante, perché il suo è un tennis di altissimo livello – ma in quasi ogni Slam uno dei tre lì davanti inciampa. Vuoi a causa dell’età, vuoi per la superficie magari meno idonea al proprio gioco o vuoi per la giornata di grazia del proprio avversario che vive quella sfida come la madre di tutte le sfide.
Ma resta il fatto che, guardando le semifinali disputate a Melbourne, quando i giochi iniziano a contare, tutti gli outsiders, tutto “il nuovo che avanza” non avanza mai… anzi, torna a casa con le pive nel sacco e con lezioni di tennis prese dai mostri sacri. Nadal ha letteralmente annientato lo stesso Tsitsipas, Djokovic non ha praticamente neanche sudato per togliersi davanti il problema Pouille!
Insomma, il tennis è uno sport spettacolare, intenso e ricco di pathos, ma finché quei tre (facciamo quattro, allargando il discorso a Wawrinka nella speranza che possa tornare ai suoi livelli) decideranno di non fermarsi – Nadal e Djokovic in realtà anno dopo anno perfezionano il loro gioco – non ce n’è davvero per nessuno.