Mondo, 09 dicembre 2018

Gilet gialli atto IV, Macron sempre più sotto assedio: oltre 1'300 arresti in tutta la Francia

Quarto fine settimana di proteste in Francia con i gilet gialli nuovamente in piazza per chiedere nuove concessioni dal governo. Oltre un migliaio di manifestanti, tra cui uno dei leader del movimento, sono stati detenuti durante le manifestazioni.

Le proteste nella capitale questo sabato hanno provocato scontri tra dimostranti e polizia, con le forze dell'ordine che hanno fatto ricorso ai gas lacrimogeni. Centinaia sono stati detenuti e presi in custodia nella capitale.



In tutta la Francia, oltre 1'300 manifestanti sono stati detenuti mentre le persone in altre regioni si sono alzate in segno di protesta. Come sabato scorso, è stato celebrato il rito delle auto date alle fiamme (una cinquantina), delle fermate dell’autobus distrutte, e degli assalti ai marchi simbolo del capitalismo globalizzato: per esempio uno Starbucks vicino alla stazione Saint Lazare e il rivenditore Orange (telefonia e Internet) sugli Champs Élysées.

Un leader dei gilet gialli detenuto a Grenoble

Una dei portavoci dei gilet gialli, Julien Terrier, è stato detenuto durante una manifestazione nella città di Grenoble, nel sud-est della Francia, ha confermato la prefettura locale della polizia. Era tra le 18 persone prese in custodia dalla polizia.

Più tardi, circa un migliaio di manifestanti hanno marciato verso la stazione di polizia locale, cantando "liberate Julien Terrier" (foto sotto).



Proteste anche a Marsiglia

Circa mille manifestanti si sono radunati nel centro della città meridionale di Marsiglia. La marcia era relativamente pacifica. "Non siamo qui per rompere nulla, dobbiamo marciare apertamente,
se vediamo qualcuno che [viola l'ordine], sarà escluso", ha detto uno dei manifestanti.



Atmosfera tesa a Strasburgo

I gilet gialli hanno anche occupato il centro di Strasburgo, con la polizia che affollava l'area della protesta. "Vogliamo assicurare che le persone possano unirsi", ha detto uno dei leader del movimento alla folla.



La polizia era dispiegata in forze e la situazione era relativamente più calma che nel resto del paese, in particolare rispetto alla capitale.

Disordini a Lione

Anche i residenti nella seconda città più grande del paese, a Lione, sono scesi in strada contro il governo. La manifestazione è stata segnata da violenze, con partecipanti e poliziotti che si affrontavano a vicenda.

In mezzo al caos, con i lacrimogeni e poliziotti armati di manganelli che inseguono i manifestanti, una donna - per quanto bizzarro possa sembrare - è stata vista suonare un violino.



70 arresti a Bruxelles

Le proteste hanno persino raggiunto il vicino Belgio. Almeno 70 persone sono state detenute a Bruxelles questo sabato. I manifestanti si sono riuniti nei distretti di Arts Lois e Porte de Namur nel centro della città. La polizia ha detto che le detenzioni erano solo una "misura preventiva".



Secondo le autorità erano 31'000 i manifestanti scesi in strada in tutta la Francia, molti di più secondo gli organizzatori delle manifestazioni.

Guarda anche 

La partecipazione della Svizzera a Erasmus costerà 170 milioni di franchi all'anno, il triplo rispetto agli anni passati

Dopo l'espulsione della Svizzera dal programma europeo Erasmus+ nel 2021, è stata trovata una soluzione sostitutiva esclusivamente svizzera, costata (per l'...
25.04.2025
Svizzera

In Francia un liceale uccide un compagno a coltellate e ne ferisce altri tre

Un liceale è stato ucciso e altri tre sono stati accoltellati verso mezzogiorno di giovedì presso un liceo privato di Nantes, nell'ovest della Francia, ...
24.04.2025
Mondo

Trump furioso con Zelensky, “può accettare la pace o combattere finchè perde tutto il Paese”

Mentre a Londra si svolgono colloqui tra funzionari statunitensi, ucraini ed europei, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha pubblicato un lungo messaggio sulla ...
24.04.2025
Mondo

Solo un pugno di politici può visionare l'accordo con l'UE

È forse il documento più gelosamente custodito della Svizzera: il nuovo accordo con l'UE. I testi definitivi saranno probabilmente siglati a maggio, ma ...
24.04.2025
Svizzera

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto