Sport, 02 dicembre 2018
“Impossibile essere gay nel calcio”: parla un ex calciatore omosessuale
Francesco Zecchini ha raccontato le difficoltà che possono incontrare i giocatori gay
MILANO (Italia) – Giocare a calcio è la passione e il divertimento per tanti ragazzi, per alcuni diventa anche una professione. Ma se sei gay, ecco che tutto può diventare più difficile: è quello che ha tentato di spiegare Francesco Zecchini, ex portiere e figlio d’arte, che ha giocato delle giovanili della Sampdoria, per poi militare sempre in Italia tra Serie D e Serie C.
Il ragazzo, però, ha interrotto la sua carriera a causa della sua omosessualità, un tabù che nel calcio ancora non riesce a essere sfatato. “Sapevo che la mia vita
privata e il lavoro da calciatore non potevano essere compatibili”.
Ospite al programma “W l’Italia”, Zecchini ha spiegato quanto sia complicato essere gay nel mondo del pallone. “A fine anno discutevo sempre il mio contratto e se i direttori sportivi avessero saputo della mia omosessualità avrebbero scelto qualcun altro. Non sarebbe neanche stato semplice entrare in campo davanti a 10'000 persone e per questo non ho mai pensato di fare coming out”.
Non è difficile credere alle sue parole anche se, nel 2018, sembra tutto così assurdo…