Svizzera, 06 novembre 2018

L’accordo quadro è “vicino”? Il tasto reset è lontanissimo

Disastro KrankenCassis (PLR): si esalta all’idea di sottoscrivere il trattato coloniale

“L’accordo quadro con l’UE è vicino”. Questo è diventato il ritornello del ministro degli esteri (ex) doppiopassaporto Ignazio KrankenCassis. Lo ha ripetuto anche nei giorni scorsi. Quanto sia effettivamente “vicino” questo scandaloso accordo- capestro non ci è dato sapere. Ad esempio, la firma del nuovo trattato sulla fiscalità dei frontalieri sarebbe “imminente” da quattro anni.
Ma è chiaro anche al Gigi di Viganello che non arriverà mai.

Una cosa invece è certa: se l’accordo quadro è vicino, il “tasto reset” è ormai lontanissimo. Del tutto dimenticato. “Passata la festa, gabbato lo santo” come si dice dalle parti (italiche) del ministro degli esteri. Le posizioni di KrankenCassis non si distinguono in nulla da quelle del suo predecessore Didier “Dobbiamo aprirci all’UE” Burkhaltèèèr, precipitato nell’oblìo in tempo di record.

Vaso di Pandora

Ripetiamo ancora una volta (repetita iuvant). Accordo quadro significa: ripresa automatica del diritto UE, giutadinanza dici stranieri, fine delle misure accompagnatorie alla devastante libera circolazione, adozione della direttiva UE sulla cittadinanza (quindi: nessuna espulsione di criminali stranieri se sono cittadini comunitari), rottamazione delle Banche cantonali perché agli eurofunzionarietti non piace la garanzia dello Stato, invasione di Tir da 60 tonnellate (ciononostante i kompagni verde-anguria, verdi fuori ma ro$$i dentro, sbavano per l’accordo coloniale) e chissà cos’altro salterà ancora fuori da quello che è un vero e proprio vaso di Pandora.

Del resto, non sembra tanto in chiaro nemmeno il ministro degli Esteri. Prima diceva che la direttiva sulla cit-Marchetta non c’entra con un tubo con l’accordo quadro. Poi, davanti al Consiglio nazionale, ha invece dichiarato che ne fa parte, ma per il Consiglio federale costituisce una “linea rossa invalicabile”. Ma è evidente anche ai paracarri che non esiste nessuna linea rossa invalicabile, poiché non c’è un solo punto su cui i camerieri bernesi dell’UE non siano pronti a calare
le braghe ad altezza caviglia.

Marchetta da 1.3 miliardi

Proprio la firma di questo trattato coloniale, nel senso che ci ridurrebbe ad una colonia dell’UE, è l’obiettivo del ministro degli esteri PLR e di chi lo telecomanda, ovvero la casta spalancatrice di frontiere.

Hai capito la partitocrazia? Tra tre settimane si vota sull’iniziativa per l’autodeterminazione (tutti a votare Sì!), in seguito sarà il turno dell’iniziativa contro la devastante libera circolazione delle persone. Però l’establishment, dimostrando di fregarsene dei diritti popolari, brama di concludere lo sconcio accordo quadro istituzionale. Per raggiungere questo obiettivo è perfino disposto a regalare 1.3 miliardi di Fr alla fallita Unione europea; senza uno straccio di obbligo né di contropartita. Questo perché, come ha ben spiegato l’Eurosenatore Pippo Lombardi, “bisogna oliare”. Che livello! Eccoli qua, i grandi statisti di palazzo federale!
Fanno marchette da 1.3 miliardi con i nostri soldi!

Il 25 novembre...

Per difenderci dalla casta euroturbo, che ci sta portando nella fallita Unione europea con la tattica del salame (una fetta alla volta) il prossimo 25 novembre dobbiamo votare un Sì convinto all'iniziativa “per l’autodeterminazione”. Potere al popolo tramite priorità della nostra Costituzione sul diritto internazionale! Altro che accordi quadro ed altri trattati internazionali del piffero conclusi dalla casta per tagliar fuori i diritti popolari!

Tanto più che, come ha giustamente rilevato sul Corriere del Ticino anche il finanziere Tito Tettamanti, schieratosi dalla parte dell’iniziativa per l'autodeterminazione, i paesi che sottoscrivono accordi internazionali a iosa sono tanti; ma gli svizzerotti sono poi gli unici a rispettarli pedissequamente anche contro i loro interessi.

E’ comunque evidente che, se lo sconcio accordo quadro dovesse venire sottoscritto ed approvato dal triciclo PLR-PPD-P$$ alle Camere federali, sarà referendum. Sicché, il trattato coloniale tanto “vicino” non può essere!

Lorenzo Quadri / MDD

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