Sport, 21 ottobre 2018

Ancora le solite amnesie: il Lugano gioca, ma alla fine vincono gli altri

La sconfitta rimediata ieri sera in Coppa Svizzera fotografa totalmente il momento della stagione che stanno attraversando i bianconeri

LUGANO – Quella vittoria ottenuta martedì in Champions Hockey League, conquistata sul ghiaccio dei campioni in carica dell’JYP, segno di passaggio del turno e di primo successo ottenuto in stagione in trasferta, aveva fatto pensare e sperare che il periodo complicato del Lugano fosse alle spalle. Anche i primi 30’ di Bienne avevano confermato tale impressione, così come il match disputato ieri sera alla Cornèr Arena contro lo Zugo per la Coppa Svizzera, peccato che nelle ultime due occasioni i classici errori difensivi e un powerplay insufficiente abbiano poi portato a due sconfitte dolorose.

Certo in casa bianconera si può anche maledire la buona sorte, perché se Ireland a Bienne ha potuto schierare nuovamente Bürgler, ecco che dopo il KO di Riva subìto alla Tissot Arena, ieri è arrivato anche il forfait di Lajunen, operato d’urgenza d’appendicite, che resterà lontano dal ghiaccio per circa 4 settimane! Se a queste defezioni si aggiungono anche quelle di Morini e Klasen…

La truppa luganese, in ogni caso, sta crescendo,
si sta amalgamando, sta diventando più squadra anche solo guardando alcune prestazioni di un paio di settimane fa, e dalle sconfitte rimediate a Bienne e contro i Tori bisogna anche raccogliere qualcosa di positivo: Chiesa e compagni ci hanno messo impegno, sacrificio, pagando dazio, andando a lottare negli slot e dietro le porte, lottando e mettendoci tutto l’ardore necessario, creando anche qualche spunto degno di nota.

Peccato, ebbene sì, peccato… che i soliti errori difensivi e un powerplay assolutamente insufficiente – tanto da incassare anche una rete in shorthand contro lo Zugo – abbiano fatto tutta la differenza del mondo, rendendo vana l’ottima prestazione di Müller.

Il Lugano sta crescendo, dicevamo, nei suoi singoli, nei suoi leader e nei suoi neo arrivati, ma Ireland ha bisogno di sistemare questi dettagli che non convincono e non vanno, altrimenti già martedì, sempre con lo Zugo e sempre tra le mura amiche, i bianconeri sono destinati a soffrire in un campionato di rincorsa, nel quale però nessuno aspetta nessuno.

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