Sport, 08 ottobre 2018

Benedetta pausa, la sveglia a Cornaredo non è ancora suonata

Il nuovo Lugano di Celestini non ha dato segni di ripresa nella trasferta di Zurigo. Perdere contro questo GC, a dirla tutta, fa davvero male

LUGANO – Per la seconda volta consecutiva il Lugano è riuscito nell’impresa di rianimare l’ultima in classifica: dopo aver regalato punti allo Xamax, nella giornata di ieri i bianconeri sono riusciti a lasciare le penne anche al Letzigrund al cospetto del GC.

A dir la verità, perdere contro le Cavallette, contro queste Cavallette è un sacrilegio: dopo aver incassato a freddo una rete come quella di Bottani, con una papera clamorosa di Lindner a favorire il recupero e l’assist di Gerndt, qualsiasi squadra di bassa classifica sarebbe andata ancora più in confusione. Al GC, invece, pur non mostrando nulla di impressionante, è bastato sfruttare gli errori di un Lugano ancora in fase di convalescenza, nonostante il cambio in panchina e l’arrivo di Celestini.

Se l’autorete di Covilo è un episodio sfortunato che può capitare, il rigore causato da Yao – ancora una volta il difensore è risultato insoddisfacente e condizionante per i suoi – non ha una logica in un campionato di “Serie A”. Quello confezionato dall’accoppiata Daprelà-Sulmoni, e sbagliato da Sigurjosson, invece è ancora di più
di difficile comprensione.

Eppure il Lugano, così come capitato anche nel recente passato, ha anche mostrato qualcosa di buono, ha avuto qualche sprazzo offensivo, ma il problema grande resta ancora irrisolvibile: il bomber. A questa squadra manca in maniera incredibile un giocatore da 15-20 reti a stagione: l’anno scorso ci pensava Junior a togliere le castagne dal fuoco, quest’anno il brasiliano è ancora l’ombra di se stesso. Gerndt lotta, si sbatte, sgomita, crea, si fa trovare sempre nel posto giusto al momento giusto, ma non è un finalizzatore. In questo momento è Bottani a risultare importante e determinante, anche perché anche ieri Jankto non ha visto il campo.

Per fortuna arriva la pausa per le nazionali. Celestini avrà così più tempo per lavorare con i suoi ragazzi, sistemare i dettagli che non funzionano e provare a trovare la quadratura del cerchio. Il neo allenatore continuerà con la difesa a 3? Troverà la giusta sistemazione di Crnigoj, ieri entrato sul finale? Riuscirà a dare un gioco che porti a qualcosa di concreto alla sua squadra? Anche perché la classifica ora si fa anche preoccupante…

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