DURBAN (Sud Africa) – Bruce Grobbelar è stato il portiere del Liverpool dal 1980 al 1994, collezionando 628 presenze e conquistando anche una Coppa dei Campioni.
Il 60enne dello Zimbabwe, che domani compirà 61 anni, ha vinto anche sei Premier League, tre FA
Cup, tre Coppe di Lega, cinque Charity Shield. In un’intervista rilasciata al “The Guardian”, però, l’ex estremo difensore ha raccontato alcuni episodi di quando ad appena 18 anni dovette combattere per 11 mesi nell’esercito del suo Paese natale, durante la guerra in Rhodesia.
”Era il crepuscolo e quando il sole inizia ad affossarsi, vedi
le ombre tra i cespugli. Non riesci a riconoscere granché finché non vedi il bianco degli occhi dei soldati. O vivi tu o loro. Spari, vai a terra e c'è uno scambio di proiettili".
L'ex Liverpool ha sottolineato di aver ucciso tante persone, senza definirne un numero preciso: "Quante persone ho ucciso? Non posso dirlo. Ho ucciso tante persone e per questo ho sempre vissuto la mia vita giorno per giorno. Posso solo pentirmi di quello che ho fatto, ma non posso cambiare il mio passato. Un mio ex compagno tagliava le orecchie a ogni uomo che ammazzava e le metteva in un vaso: aveva diversi vasi. La sua famiglia fu torturata e voleva vendetta".
L'ex Liverpool ha sottolineato di aver ucciso tante persone, senza definirne un numero preciso: "Quante persone ho ucciso? Non posso dirlo. Ho ucciso tante persone e per questo ho sempre vissuto la mia vita giorno per giorno. Posso solo pentirmi di quello che ho fatto, ma non posso cambiare il mio passato. Un mio ex compagno tagliava le orecchie a ogni uomo che ammazzava e le metteva in un vaso: aveva diversi vasi. La sua famiglia fu torturata e voleva vendetta".