Ticino, 23 settembre 2018

Sonora legnata alla Scuola che verrà. La LEGA: "Bocciata la riforma ideologica socialista!"

Il popolo ticinese ha bocciato sonoramente la "Scuola che verrà" sostenuta da PS, PPD e PLR. La Lega dei Ticinesi accoglie con grande soddisfazione la decisione popolare.

La Lega dei Ticinesi prende atto con grande soddisfazione del voto popolare contrario alla sperimentazione della “Scuola che verrà“. Il voto odierno dimostra che i cittadini ticinesi hanno capito che approvare la sperimentazione avrebbe significato approvare la riforma tout-court, e che un’approvazione della riforma avrebbe comportato pesanti conseguenze per i giovani, per la società, per il mercato del lavoro del nostro Cantone, e anche per le tasche del contribuente. E questo almeno per i prossimi 40 anni.

I cittadini ticinesi hanno deciso di non volere una riforma ideologica socialista, che avrebbe portato ad un livellamento verso il basso delle competenze degli scolari, mettendone a rischio il futuro scolastico e professionale, in un mercato del lavoro reso sempre più proibitivo dalla libera circolazione delle persone.

I cittadini ticinesi hanno detto No ad un progetto che si sarebbe trasformato in un gigantesco
piano occupazionale per docenti frontalieri, del costo di 35milioni di Fr all’anno.

I votanti hanno quindi scelto di non avviare la scuola ticinese e la società tutta su una strada sbagliata e vistosamente antisvizzera.

La scuola ticinese deve garantire le pari opportunità agli allievi e non certo la parità di arrivo. Deve invece essere giustamente selettiva, affinché i giovani, una volta finita la scuola dell’obbligo, dispongano degli strumenti necessari ad affrontare il “mondo esterno”.

Dicendo no ad una riforma sbagliata, non condivisa ed ideologica, i cittadini non hanno detto no a qualsiasi riforma. Si attende  dunque un nuovo progetto che sia condiviso a livello di società, rispettoso della professionalità dei docenti, e che miri ad elevare il livello della scuola ticinese invece di trasformarla in un servizio sociale.

Lega dei Ticinesi

Guarda anche 

USI, nuovo rettore e nuove polemiche

LUGANO - Le dimissioni improvvise della rettrice Lambertini riaprono il dibattito sul futuro dell’Università della Svizzera italiana. A innescarlo è...
07.12.2025
Ticino

Christian Tresoldi: "Smartphone a scuola? Il problema non è il telefono"

TICINO - Negli ultimi mesi il dibattito sul divieto degli smartphone a scuola ha acceso discussioni raccolte firme e prese di posizione. Comprendo le preoccupazioni le...
08.12.2025
Ticino

Caos asilanti a Locarno, Croce Rossa “con le mani legate”? Balli chiede chiarezza al Consiglio di Stato

LOCARNO - Il caso della pensione in centro a Locarno torna al centro del dibattito. Su La Regione la direttrice della Croce Rossa ha riconosciuto che «&Egra...
02.12.2025
Ticino

Patrizio Farei (LEGA): "Salari bassi, premi alti: il Ticino paga due volte"

TICINO - In Svizzera, il salario mediano supera i 7’000 franchi. In Ticino, invece, si ferma poco sopra i 5’700. Non si tratta solo di una differenza numer...
03.12.2025
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto