Sport, 11 settembre 2018

“La Nazionale ha bisogno di un dirigente alla Bierhoff”

Stéphane Chapuisat, ex bomber rossocrociato e responsabile dei talent scout dell’YB

BERNA - Stephane Chapuisat è il responsabile degli osservatori dello Young Boys. L’indimenticato bomber della Nazionale e del Borussia Dortmund svolge questa funzione da 3 anni. Un compito delicato. “Per noi Chappi è fondamentale: grazie alla sua grande sensibilità di ex giocatore, riesce sempre a prendere elementi che fanno al caso nostro”, dice del romando Christoph Spycher, direttore sportivo dei gialloneri della Capitale.

Roger Assalè, tanto per fare un esempio, è farina del suo sacco: “Ho capito subito che aveva talento. Ma non bastava: gli ho parlato, l’uomo conta moltissimo al momento delle scelte”, avverte Stéphan, al quale ci siamo rivolti per fare un punto della situazione del nostro calcio, dallo Young Boys e della Nazionale.

Partiamo proprio da quest’ultima. Qual è il suo giudizio sul caso-Svizzera?
Beh, non direi che si tratti di un caso vero e proprio. Diciamo che i Mondiali di Russia ci hanno fatto capire che bisogna assolutamente migliorare la struttura che regge la Nazionale dalla comunicazione, ai rapporti con i giocatori e con l’allenatore. Quello che è successo è figlio di un disagio organizzativo: nessuna ha saputo prendere in mano la situazione nel momento in cui sono esplose situazioni spiacevoli…

Parla del gesto delle aquile?
Certo. L’ASF doveva prevedere che l’incontro con la Serbia avrebbe potuto generare dei grossi problemi. E invece non è andata così. Poi, quando il bubbone è scoppiato, la situazione è sfuggita di mano, se possibile è peggiorata. Certe uscite a mezzo stampa sono state infelici…Hanno sbagliato un po’tutti, certo: ma ora la nostra Federazione ha l’occasione per fare il tanto atteso salto di qualità. Dagli errori s’impara: quindi mi aspetto che presto arrivi un dirigente alla Bierhoff (responsabile tecnico della Germania, ndr) e metta ordine per evitare nuovi pasticci. Il potenziale per creare una buona nazionale c’è, sarebbe un peccato mortale non sfruttarlo a causa della mala gestione… 

Xhaka, Liechsteiner e Shaqiri hanno chiesto scusa. 
Se sono sincere, vanno benissimo. E con questo spero che adesso quella storia vada definitivamente in archivio. Si deve girare pagina alla svelta, incombono altri eventi importanti come la Nations League, banco di prova molto importante, visto che oltretutto sono stati convocati
nuovi giocatori….

Petkovic è stato attaccato pesantemente… 
Il nostro commissario tecnico va lasciato lavorare. In Russia, Svezia a parte, la Svizzera ha disputato delle buone partite. Pareggiare contro i favoriti brasiliani e battere la temibile Serbia non è stata poca cosa. Chi chiede la sua testa sbaglia! Lui, oltretutto, ha diritto di fare le scelte che ritiene opportune. E se poi qualche giocatore non le accetta, beh, questo è un problema suo e non della Svizzera… 

Kevin Mbabu, difensore dello Young Boys, è stato finalmente convocato...
È un ragazzo giovane e di talento. Con noi ha disputato una stagione straordinaria, finendo inevitabilmente nel mirino di alcune squadre estere. Per fortuna è rimasto. Kevin è un difensore di fascia che sa spingere con forza e determinazione ma all’occorrenza fa bene anche la fase difensiva. Ora ha la sua chance. Mi auguro se la giochi bene.

E veniamo allo Young Boys. Momento eccezionale, il vostro…
Pur rimanendo con i piedi per terra, non nego che il club bernese stia vivendo un periodo di grande euforia. Ha vinto dopo 32 anni il titolo nazionale, si è qualificato ai gironi di Champions League, cosa mai successa, e sta conducendo con autorità l’attuale Super League (ha 8 punti di vantaggio sul San Gallo secondo, ndr). Tutto ciò è il frutto di una programmazione iniziata tre anni fa, di una filosofia calcistica che Spycher ha saputo trasmettere a tutto l’ambiente, ai giocatori in primis. Lo scouting del quale mi occupo è uno dei settori più sollecitati.

Capitolo Champions League...
Soltanto alcuni fa sembrava un sogno irrealizzabile. Ora è realtà. Avremo di fronte degli squadroni come la Juventus, il Manchester United e il Valencia. E lo Stade de Suisse vivrà delle serate magiche. Stadio pieno e tanto entusiasmo. Per noi, per la città, degli eventi straordinari. Avremo tanta visibilità. Dovremo essere bravi a sfruttare questa occasione.

Infine: come convivono hockey e calcio a Berna? 
Di base sono due tifoserie diverse. Anche se il sottoscritto, per esempio, va molto alla Bernarena. Non è comunque un problema. Massimo rispetto e collaborazione fra le due società. Non ci sono rivalità o pregiudizi.

BILL CASTELLI

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