Sport, 13 agosto 2018

Quadri sulla Nazionale: “Meglio una squadra di migliori svizzeri o un club multikulti?”

Il Consigliere Nazionale tramite Facebook è intervenuto sulla polemica alzata da “Blick”

LUGANO – A un mese di distanza dalla fine del Mondiale, il tema relativo alla Nazionale svizzera, al suo multiculturalismo e alle decisioni prese da Petkovic negli ultimi giorni tiene ancora banco. Le indiscrezioni riportate ieri dal “Blick”, inoltre, specie quella relativa alla visita di Lara Gut all’hotel della squadra prima del match contro la Costa Rica, stanno facendo discutere, e non poco.

Su questo tema è intervenuto, tramite Facebook, anche Lorenzo Quadri.

"Il Blick dimentica però di porsi - e di porre - una domanda di fondo – scrive il Consigliere Nazionale - Come deve essere la Nazionale svizzera?  Deve essere una squadra composta dai migliori giocatori svizzeri (quelli che conoscono l'inno e che si emozionano alle sue note, quelli che sentono la responsabilità di rappresentare la loro Patria, quelli che non hanno bandiere straniere sulle scarpe, quelli che non esultano con le aquile ma che magari si fanno il segno della croce), e che
ai mondiali arriva dove arriva (se ci arriva), ma lo fa con le sue forze?”.

Quadri, continua sottolineando invece che: “Oppure deve essere un club multikulti che di svizzero ha solo l'etichetta o poco più, infarcito di calciatori giunti da paesi esteri vicini e lontani - e che tengono a questi paesi assai più che alla Svizzera - nell'aspettativa che una simile composizione "tuttifrutti" permetta di ottenere migliori piazzamenti? L'ex segretario dell'ASF Miescher si è permesso di mettere in discussione i doppi passaporti in nazionale ed è stato infamato e poi costretto a dimettersi dai soldatini del pensiero unico politikamente korretto”.

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