Mondo, 13 settembre 2018

Prodigi del parlamento UE : dopo le sanzioni all'Ungheria votata la censura di Internet

Dopo aver votato a favore di sanzioni contro l'Ungheria con 448 voti a favore, 197 contrari e 48 astenuti, il parlamento europeo ha anche accolto, con 438 voti a favore, 226 contrari e 39 astensioni, la cosidetta riforma del copyright.

Una riforma che si dice in difesa soprattutto delle testate giornalistiche che ha scatenato polemiche da chi è preoccupato per il futuro della libertà d'espressione su Internet.

Ma cosa prevede la riforma del diritto d'autore che votata ieri dalla plenaria del Parlamento Ue? Gli articoli finiti sotto accusa sono l'11 e il 13.

Il primo prevede che "le piattaforme online che pubblicano link o snippet (l'estratto di una pagina web con titolo e descrizione, ndr)" a "pubblicazioni di carattere giornalistico" (quindi articoli e contenuti multimediali pubblicate da testate) a chiedere l'autorzzazione a chi ne detiene il copyright (gli editori) che potrà chiedere un compenso. L'esempio più calzante è quello di Google News, aggregatore di notizie che mostra gli estratti degli articoli a cui rimanda. Ma anche la stessa ricerca di Google o le pagine Facebook rientrano in questa casistica.
/>
Il secondo articolo contestato - quello più fumoso - riguarda più in particolare le piattaforme che si basano sul contenuto generato dagli utenti (il cosiddetto user generated content), come YouTube o Wikipedia. In questo caso, la legge prevede che ci siano misure e meccanismi che permettano di tutelare chi detiene il diritto d'autore. Il che nella pratica è stato interpretato come una sorta di controllo preventivo che eviti la pubblicazione di materiale coperto da copyright. Ma in che modo questo meccanismo possa funzionare suscita interrogativi e preoccupazioni da più parti.

C'è chi teme in pratica una messa sotto tutela di Internet in cui, per pubblicare qualsiasi cosa, bisogna passare attraverso un filtro che verifichi che il contenuto non sia coperto da copyright. E come faccia questo filtro a sapere effettivamente se il detentore del copyright ha dato l'autorizzazione alla pubblicazione è un altro punto in sospeso. Una complicazione del processo di convidisione, oltre alle spese che l'acqusizione del copyright necessiterebbe, che per molti equivale ad un sistema censitorio che solo chi detiene grandi mezzi potrà effettivamente far fronte.

Guarda anche 

6.5 Euro al secondo: il contratto monstre di CR7

RYHAD (Arabia Saudita) – Nei giorni scorsi Cristiano Ronaldo ha rinnovato il contratto con l’Al Nassr, dove resterà per altre due stagioni, ovvero fino...
30.06.2025
Sport

Auto elettriche, che stangata: così ti fregano alle colonnine. E con l'arrivo delle ferie estive andrà anche peggio

AUTELETTRICA - Ricaricare un’auto elettrica dovrebbe essere semplice e conveniente. Invece è diventato un vero incubo per gli automobilisti: tariffe nasco...
30.06.2025
Focus

Tagli a Gioventù+Sport: si penalizzano i piccoli per far quadrare i conti

TICINO - Con oltre 680.000 partecipanti nel 2024, Gioventù+Sport (G+S) è uno dei programmi federali di maggior successo. Ma proprio questo successo risch...
30.06.2025
Ticino

Un anno dopo la tragedia in Vallemaggia, Gobbi: «Ricostruire meglio di prima»

VALLEMAGGIA - Nella notte tra il 29 e il 30 giugno 2024, un evento meteorologico estremo colpì l’Alta Vallemaggia, lasciando dietro di sé otto vitt...
30.06.2025
Ticino

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto