L'UE ha inserito un ex agente segreto svizzero nella sua lista di enti e persone sanzionati in relazione con l'aggressione russa dell'Ucraina.
Secondo Radio Free Europe, che ha riportato la notizia mercoledì, il nome di Jacques Baud, 70 anni, compare in una lista di sanzioni europee che colpiscono "privati cittadini coinvolti in attività destabilizzanti contro l'UE e gli Stati partner".
Dall'invasione russa dell'Ucraina nel 2022, questo ex colonnello e funzionario del Servizio di intelligence federale svizzero ha fatto notizia con innumerevoli apparizioni sui media. In sostanza, Baud accusa l'Occidente di manipolare e tradire l'Ucraina per scatenare una guerra contro la Russia, una guerra che considera già persa da Kiev e dai suoi alleati. Secondo l'UE, accusa anche l'Ucraina di aver "orchestrato la propria invasione per aderire alla NATO".
I suoi interventi lo hanno reso popolare su siti web filo-russi, come Agoravox TV, Omerta e Le Média en 4-4-2, per non parlare del canale televisivo statale russo Russia Today. Contattato da “24Heures”, Baud ha affermato di non essere a conoscenza di queste possibili sanzioni. "Interessante... Non lo sapevo, non sono stato affatto informato", ha spiegato.
Le sanzioni europee contro i "responsabili di attività destabilizzanti", inclusa la propaganda a favore della Russia, sono state introdotte nell'ottobre 2024. Esse includono il congelamento dei beni delle persone sanzionate, il divieto di ingresso nell'UE e il divieto di erogare loro fondi.
È probabile che queste misure colpiscano in modo particolarmente duro Baud. Ora in pensione, vive a Bruxelles e il suo principale editore attuale, Max Milo, è francese. Le sanzioni gli impedirebbero, in linea di principio, di percepire royalties all'interno dell'UE. La Svizzera, tuttavia, non applica le misure europee contro le "attività destabilizzanti".
Mentre gli agenti dei servizi segreti svizzeri sono generalmente discreti, la carriera di Jacques Baud è tutt'altro. Ex comandante di granatieri corazzati, passò dai servizi segreti della Confederazione, dove era analista, al Dipartimento degli Affari Esteri, quindi all'ONU e alla NATO. Lavorò in Africa, occupandosi di sminamento e addestramento delle forze armate locali.
Baud non è il primo cittadino svizzero sanzionato dall'UE per propositi ritenuti filo-russi. Quest'estate la cittadina svizzero-camerunense Nathalie Yamb era già stata inserita nella lista di individui sanzionati per discorsi ritenuti vicini a Mosca.





