Il 10 novembre, l'istituto ha presentato questa raclette vegana, sviluppata in collaborazione con il caseificio Seiler Käserei AG di Giswil (OW) e l'oleificio Ölmühle Florin AG di Muttenz (BL), nell'ambito di un progetto di Innosuisse.
Questa alternativa si basa sulla farina di semi di girasole decorticati, un sottoprodotto dell'estrazione dell'olio. La sua produzione, volutamente artigianale, include la fermentazione con batteri lattici. Non contiene additivi, soddisfa i criteri di "Swissness" e mira a possedere una propria identità sensoriale unica, senza tentare di replicare il sapore del formaggio di origine animale.
Un'alternativa vegetale alla raclette sviluppata da Agroscope sta suscitando polemiche a Palazzo Federale. Il centro di competenza della Confederazione per la ricerca agricola ha recentemente annunciato lo sviluppo di una "gustosa alternativa vegetale" alla raclette. Questo annuncio ha spinto la Consigliera nazionale Marianne Maret (Centro/VS) a presentare un'interrogazione parlamentare. Maret, originaria di Bagnes (VS), mette in dubbio la legittimità dell'utilizzo di fondi pubblici per sviluppare prodotti che potrebbero "competere con i latticini tradizionali".
Il 10 novembre, l'istituto ha presentato questa raclette vegana, sviluppata in collaborazione con il caseificio Seiler Käserei AG di Giswil (OW) e l'oleificio Ölmühle Florin AG di Muttenz (BL), nell'ambito di un progetto di Innosuisse.
Questa alternativa si basa sulla farina di semi di girasole decorticati, un sottoprodotto dell'estrazione dell'olio. La sua produzione, volutamente artigianale, include la fermentazione con batteri lattici. Non contiene additivi, soddisfa i criteri di "Swissness" e mira a possedere una propria identità sensoriale unica, senza tentare di replicare il sapore del formaggio di origine animale.
In un'intervista a "Le Nouvelliste", Maret ha ribadito di aver sempre considerato Agroscope un pilastro dell'agricoltura svizzera. Tuttavia, ritiene che questo progetto non sostenga il settore. Ritiene che lo sviluppo sia politicamente discutibile, in quanto crea una concorrenza diretta con i prodotti lattiero-caseari. Inoltre, trova problematico l'uso del termine "raclette", in quanto potrebbe suscitare false aspettative nel pubblico.
Dal canto suo, Agroscope prevede di pubblicare la ricetta ed è alla ricerca di aziende disposte a occuparsi della produzione e della commercializzazione del prodotto. Un primo partner di distribuzione ha già espresso interesse. Le aziende interessate possono presentare le loro candidature fino alla fine di gennaio 2026.
In un'intervista allla testata vallesana "Le Nouvelliste", Maret ha ribadito di aver sempre considerato Agroscope un pilastro dell'agricoltura svizzera. Tuttavia, ritiene che questo progetto non sostenga il settore. Ritiene che lo sviluppo sia politicamente discutibile, in quanto crea una concorrenza diretta con i prodotti lattiero-caseari. Inoltre, trova problematico l'uso del termine "raclette", in quanto potrebbe suscitare false aspettative nel pubblico.
Dal canto suo, Agroscope prevede di pubblicare la ricetta ed è alla ricerca di aziende disposte a occuparsi della produzione e della commercializzazione del prodotto. Un primo partner di distribuzione ha già espresso interesse. Le aziende interessate possono presentare le loro candidature fino alla fine di gennaio 2026.





