VOTAZIONI - Nel suo editoriale sul Mattino, Lorenzo Quadri denuncia come l’attuazione delle due iniziative sui premi di cassa malati, votate a settembre, stia già diventando «l’ennesimo circo della politichetta ticinese». Il nodo centrale, ricorda, non è l’iniziativa leghista sulla deducibilità integrale dei premi – attuabile, sostenibile e di natura fiscale – bensì quella socialista del 10%, che costerebbe oltre 300 milioni annui.
Quadri osserva che per applicare la misura della Lega «basta modificare una cifra prestampata sul formulario della dichiarazione d’imposta», motivo per cui deve entrare in vigore già nel 2026. Per contro, mettere le due iniziative «nello stesso calderone» serve solo a perdere tempo e a creare un alibi per rinviare tutto di anni.
Il deputato avverte che l’iniziativa socialista, giudicata irrealizzabile, non deve diventare un pretesto per bloccare quella della Lega: «Se il PS ha venduto fumo agli elettori è affar suo. Non ci deve andare di mezzo l’iniziativa leghista». Il ceto medio, che paga interamente i premi e le imposte, attende una risposta concreta.
Quadri rilancia infine due dossier fermi da mesi: l’iniziativa popolare “Stop all’aumento dei dipendenti pubblici” e quella sulla neutralizzazione dei valori di stima. Prima di chiedere nuovi aggravi fiscali, conclude, è la politica che deve cominciare a risparmiare.





