La polizia francese ha smantellato una vera e propria piccola impresa familiare specializzata in truffe ai danni di persone anziane. In poco meno di due anni, i criminali avrebbero moltiplicato i loro attacchi, gestendo l'attività dalla regione di Parigi. I loro obiettivi principali sono anziani di Ginevra. Si ritiene che non meno di 138 persone siano state vittime dei tre, una coppia e il figlio.
Il caso, rivelato lunedì dalla testata francese Le Parisien, riguarda una coppia di quarantenni della Val-de-Marne e il loro figlio diciannovenne. Tra ottobre 2023 e luglio 2025, si presume che abbiano frodato più di cento persone nella regione di Parigi, ad Annemasse e in particolare a Ginevra.
La truffa utilizzata è ormai nota, ma continua a causare danni. Spesso gli anziani vengono presi di mira e pressati telefonicamente con lamentele di imminente pericolo per i loro conti, con l'obiettivo di ottenere le loro carte di credito, gioielli o altri oggetti di valore.
I tre membri della famiglia di truffatori, cittadini iracheni, erano gli artefici del piano, inviando i loro "corrieri" a ritirare le carte di credito delle vittime. Questi corrieri avrebbero poi "prelevato immediatamente contanti dagli sportelli bancomat e acquistato beni di lusso. Tutti gli articoli acquisiti fraudolentemente venivano poi trasportati nella regione di Parigi, vicino alle abitazioni dei principali organizzatori", ha dichiarato una fonte vicina al caso al quotidiano francese.
A Ginevra, la polizia avrebbe identificato diversi di questi corrieri. L'indagine ha poi portato all'identificazione dei possibili mandanti e la fase successiva dell'operazione si è svolta in Francia.
All'inizio di novembre, a Parigi, i tre membri della famiglia sono stati arrestati mentre il figlio era già in carcere per un caso simile. Questo giovane, sua madre e suo padre hanno negato qualsiasi coinvolgimento in quello che viene descritto come un "caso di frode bancaria di vasta portata". Dopo aver negato i fatti tutti e tre sono rimasti tutti in silenzio.
I genitori sono stati rilasciati dopo 48 ore di interrogatorio, in attesa di ulteriori procedimenti. Il totale dei danni complessivo è stimato in 3 milioni di euro.





