WUPPERTAL (Germania) – Nel processo d’appello per il tentativo di estorsione ai danni della famiglia Schumacher, il giudice Quantius ha definito il caso “una vergogna assoluta”. La famiglia del 7 volte campione del mondo di F1 era stata minacciata nel Darknet di foto e video privati dello stesso Schumi, a meno di un pagamento di 15'000'000 di euro. Il giudice, vicepresidente del tribunale regionale, ha anticipato che non vede motivi per cui modificare in modo sostanziale le condanne di primo grado.
Dopo il suo intervento, il figlio 31enne dell’imputato principale ha ritirato il ricorso: la sua condanna a 6 mesi con la condizionale diventa così definitiva. A febbraio il tribunale di Wuppertal aveva condannato il principale imputato, 54 anni e già pregiudicato, a tre anni di carcere per tentata estorsione in un caso molto grave.
Un addetto alla sicurezza della famiglia, anche lui 54enne, era stato condannato per complicità a due anni con la condizionale e ha a un’ammenda di 2'400 euro. La parte civile ora chiede che venga riconosciuto come coatuore e che la pena salga a 4 anni. Gli imputati hanno già fatto sapere che non rilasceranno dichiarazioni in appello, smentendo le attese della parte civile. Gil giudice ha definito improbabile un esito senza pena per l’ex addetto alla sicurezza, ma ha ricordato che non ci sono prove di un flusso di denaro o di una partecipazione diretta nel reato.





