PORRENTRUY – Doveva vincere e vittoria è stata. Doveva conquistare assolutamente i 3 punti e i 3 punti sono arrivati. Doveva provare a imporre il proprio hockey e questo il Lugano non è riuscito a farlo. Tra paure, tra più ombre che luci, i bianconeri di Mitell sono riusciti ieri a imporsi per 2-1 a Porrentruy, ma da salvare a essere onesti c’è solo il risultato. Già perché di gioco se ne è visto poco – nonostante alcune grosse occasioni sciupate nello slot – e questo deve far preoccupare: già col Kloten e col Langnau Fazzini e compagni non avevano entusiasmato in quanto a idee e meccanismi. Contro l’Ajoie i sottocenerini nel primo tempo sono andati in tilt, raccogliendo una marea di penalità che hanno permesso ai padroni di casa di trovare il vantaggio e di andare a un passo dal 2-0.
Certo, evitato il colpo del possibile KO, il Lugano è tornato a rialzare la testa e alla fine, di riffa e di raffa, ha portato a casa un successo importantissimo, visto che all’orizzonte si intravvedono le sfide col Davos e col Losanna che, se affrontate così, non promettono nulla di buono, ma, in casa bianconera qualcosa va sistemata. Mitell, appena arrivato sulla panchina bianconera, ha tutto il diritto di chiedere pazienza, di arrabbiarsi in maniera tumultuosa con i suoi – come avvenuto venerdì dopo la sconfitta subita contro il Langnau – e di provare a trovare i giusti equilibri, ma determinati errori, certi atteggiamenti vanno decisamente migliorati ed eliminati.
Bucare completamente certi momenti delicati delle partite non è una cosa accettabile, così come non è accettabile non riuscire mai a vincere in casa. Per fortuna quest’anno i bianconeri in trasferta stanno ottenendo diversi punti, altrimenti la situazione in classifica sarebbe davvero problematica. Di sicurezze in questo momento non se ne vedono, mentre i dubbi sulla qualità di questo Lugano si fanno sempre più intensi e cupi. E per fortuna che ieri a Porrentruy è arrivata la vittoria, altrimenti…