STOCCOLMA (Svezia) – L’America non è mai stata così vicina. No, non parliamo dal punto di vista economico e delle relazioni diplomatiche, ma ci riferiamo all’ambito sportivo. Calcistico in particolare. Il prossimo Mondiale, il sesto consecutivo, è a un passo: la Svizzera, battendo venerdì la Svezia a Stoccolma, ha praticamente il passaporto in mano e con l’ESTA in fase in fase di preparazione.
L’importante era tornare dalla trasferta scandinava con 1 punto in mano, si diceva alla vigilia, ma, in questo momento, la Svizzera non sa far altro che vincere e così, col rigore trasformato da Xhaka e col guizzo in chiusura di Manzambi, la Nazionale è riuscita a fare il pieno di punti, di fiducia, di serenità e, fra poco, di bagagli per volare dall’altra parte dell’Atlantico. Certo anche la Dea bendata in questo momento è dalla nostra parte: il palo di Isak e l’occasione sciupata a porta vuota da Bergvall sono eclatanti, ma va bene, anzi benissimo così.
Ora dobbiamo concentrarci sulla sfida di domani a Lubiana dove in ballo ci sarà il biglietto d’andata definitivo per gli States: con 5 punti di vantaggio sulla seconda, al giro di boa di queste qualificazioni, fare risultato contro la Slovenia ci assicurerebbe il prezioso pass iridato. Mica male…