NEW YORK (USA) – Scorrendo il tabellone degli ottavi di finale degli US Open di tennis, in campo maschile, si poteva notare come tutti, o quasi, i nomi di livello fossero ancora presenti: Sinner e Alcaraz stanno affilando le armi per arrivare fino in fondo per darsi battaglia, ci sono Djokovic e Musetti che proveranno a mettersi di mezzo tra i due grandi rivali del tennis moderno, all’appello mancava il solito Zverev, eliminato fin troppo presto come troppo spesso gli capita. E poi, con un po’ di sorpresa, era presente una bandierina svizzera, grazie all’exploit di Leandro Riedi, capace di raggiungere per la prima volta la seconda settimana di uno Slam, grazie a un cammino incredibile.
Il cammino del turgoviese si è interrotto ieri contro l’australiano De Minaur, capace di imporsi in 1h30’, non concedendo praticamente nulla all’elvetico, pur non disputando un match trascendentale. Eppure è bastato per far scendere dall’ottovolante il numero 435 della classifica ATP che, in ogni caso, difficilmente dimenticherà quanto fatto da lui stesso durante lo Slam americano: sulla sua strada il buon Riedi è riuscito a superare Martinez, Cerundolo e Majchrzak, senza dimenticare che il rossocrociato aveva raggiunto il main draw partendo dalle qualificazioni.
Ora, però, arriverà il bello e il difficile: Riedi grazie ai risultati ottenuti a New York è risalito fino alla 164a posizione nella classifica Atp e, dopo aver messo da parte un grave infortunio al ginocchio, sarà ora chiamato a confermare quanto di buono è riuscito a mostrare a Flushing Meadows, sia nei vari tornei Atp in giro per il mondo che nei prossimi Major dove, però, potrà accedervi ancora tramite la roulette delle qualificazioni. Insomma, il buon Leandro dovrà davvero sudarsela.