Ticino, 24 luglio 2025

Lorenzo Quadri: “Vietare i cambi di sesso ai minorenni è doveroso”

Nel suo articolo sul Mattino della Domenica, Quadri denuncia episodi choc nelle scuole svizzere

GENDER - Nel suo ultimo intervento sul Mattino della Domenica, Lorenzo Quadri attacca duramente l’ideologia gender, giudicando “allucinanti” alcuni episodi avvenuti nelle scuole svizzere. A Zurigo, racconta, un’associazione chiamata “Achtung Liebe” è stata invitata a spiegare a bambini di appena 11 anni temi come identità di genere, transgenderismo e non binarietà, con tanto di distribuzione di profilattici a fine lezione. Non meno controversa la situazione in Canton Argovia, dove una lezione di educazione sessuale rivolta a dodicenni ha introdotto concetti come “sesso sociale”, “cisgender”, “transgender” e “intersessuale”.
 


 

Non si tratta di casi isolati. Quadri richiama alla memoria anche i pomeriggi organizzati a Martigny e Zurigo, dove Drag Queen leggono fiabe ai bambini delle scuole dell’infanzia in nome dell’“inclusione”. “In Ticino fortunatamente non si registrano derive simili”, commenta, ricordando però il tentativo – poi cancellato – di una veglia LGBTQ nella basilica del Sacro Cuore di Lugano. Altra stortura, secondo il consigliere nazionale leghista, è la possibilità di cambiare sesso sui documenti per soli 70 franchi, senza alcun controllo. Il caso di un giovane che si è dichiarato donna, pur portando la barba, per evitare il servizio militare è emblematico: “Cosa accadrebbe – si chiede – se volesse entrare negli spogliatoi femminili?”.
 

Il tema si fa ancora più delicato quando si parla di bloccanti della pubertà e interventi chirurgici. Quadri riporta i dati nazionali: dal 2019 al 2022 gli interventi di cambio sesso sono più che raddoppiati, passando da 248 a 525, e oltre la metà riguarda under 24. Il Canton Zurigo, preoccupato, ha chiesto alla Confederazione di vietare queste procedure ai minorenni, come già avviene in Gran Bretagna, Finlandia e Svezia.
 

Nella parte finale, il deputato mette sotto accusa il “pensiero unico” progressista che tappa la bocca ai critici con accuse di “fobie” e “odio”, mentre ignora episodi di violenza contro persone trans, come quello avvenuto a Berlino, dove due donne trans sono state picchiate da quattro asilati siriani. “L’inclusione a senso unico è una trappola ideologica che non difende nessuno”, afferma con durezza.
 

Fonte: Mattino della Domenica, 20.07.2025

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