SVIZZERA - Il riferimento è al caso che da giorni fa discutere tutta la Svizzera: il sovrapprezzo sugli aerei da combattimento F-35A. In votazione popolare venne spergiurato che la Confederella, per i 36 caccia di fabbricazione yankee, avrebbe pagato 6,035 miliardi di franchetti e non un ghello di più: l’accordo prevedeva un prezzo blindato. Invece, adesso salta fuori che gli USA vogliono più soldi. E mica pochi: si parla di una somma compresa tra i 750 milioni e gli 1,3 miliardi.
Ecco dunque servito l’ennesimo disastro “made in Amherd”. Costei, nella sua permanenza in carica, ne ha combinate peggio di Bertoldo: a tal proposito si rinvia all’articolo a pagina 2.
Eppure, per lungo tempo la Viola venne slinguazzata dai media di regime: chiaramente solo perché donna e di $inistra. Già, di $inistra: Amherd venne eletta dai ro$$overdi non certo per le sue capacità (non era così difficile intuire che non sarebbe stata all’altezza del compito) bensì soltanto per il suo posizionamento politico. Ed infatti nel governicchio federale votava sistematicamente con i due P$.
E adesso, con la nuova cappellata sugli F-35A, Amherd ha fatto l’ennesimo regalo alla $inistra. I $ocialisti - non dimentichiamo che nel loro programma di partito figura l’abolizione dell’esercito - colgono la palla al balzo e pretendono che la votazione popolare sui nuovi aerei da combattimento venga rifatta, argomentando che le cifre fornite erano sbagliate. Frena, Ugo! Seguendo questa logica, di votazioni popolari ne dovremmo rifare anche molte altre: a partire da quelle sugli accordi bilaterali e su Schengen!
Lorenzo Quadri, MDD 25.6.2025