Magazine, 01 luglio 2025

“Mia madre ci ha lasciati per un masai in Kenya: mi vergogno a chiamarla mamma”

La donna, in vacanza con la famiglia, si è innamorata di un capo tribù e per lui lasciò marito e figli: ora si pente, ma il primogenito non la perdona

LONDRA (Gbr) – Aveva 34 anni quando, in vacanza in Kenya con tutta la famiglia in un villaggio turistico, vide il guerriero Masai, D.L., esibirsi in danze tradizionali per i turisti e, colpita dal suo carisma, decise di mollare in tronco il suo secondo marito e i loro tre figli per restare a Mombasa, con quel capo tribù di 10 anni più giovane di lei. Così l’inglese C. decise di dire addio alla casa sull’Isola di Wight, per vivere in una delle capanne di fango del Kenya. 

 
 
Poco dopo i due, che si erano trasferiti nel Regno Unito, decisero di sposarsi nel giorno di San Valentino del 1995, indossando gli abiti tradizionali Masai. Dal loro amore è poi nata una figlia che ora ha 27 anni. Poco dopo, però, qualcosa si è inceppato: “Mi sentivo come se fossi solo un buono pasto”, racconta ora C. al ‘MailOnline’. “Ho commesso un errore enorme e ho molti rimpianti, soprattutto per l’impatto che ha avuto sui miei figli”. Anche perché D.L. ha iniziato poi a desiderare una casa più grande, dei vestiti firmati e dei soldi per mantenere in Kenya i parenti: così il matrimonio è naufragato dopo soli 4 anni. Il guerriero kenyota in quegli anni saltava in giardino eseguendo la sua tradizionale danza Masai: “Diceva che si stava preparando per la battaglia e che voleva saltare in alto come un elefante. Ai bambini piaceva molto, ma me dopo un po’ dava sui nervi: non è riuscito a essere il padre di cui avevano bisogno i miei figli”, ha detto.
 
 
La donna ora dice di aver fatto pace col passato e di avere un rapporto solido con i suoi figli… in realtà il primogenito non la pensa esattamente così. “Mi vergogno a chiamarla madre”, ha detto dopo aver letto il suo racconto sul ‘MailOnline’. “Mia madre non solo ha abbandonato la sua famiglia, ma ha letteralmente rovinato la nostra infanzia. Non è mai stata il tipo di madre che si preoccupa del benessere emotivo dei figli e anche adesso, decenni dopo, continua a dimostrare chi è veramente, tirando fuori tutto questo senza pensare alle persone che soffrono”.
 
 
“La sua descrizione di un buon rapporto con i figli è falsa: non le parlo da anni, mio fratello è partito per il Canada, io per la Corea per allontanarci da lei. Ho lavorato duramente per superare tutto questo: sono andato in terapia, ho costruito una vita stabile e sono diventato padre. Amo i miei figli, al contrario di lei. L’essere padre mi ha reso ancora più consapevole dei danni causati alla mia infanzia”.

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