TICINO - Il Mattino della Domenica non risparmia critiche all’Udc per il comunicato stampa diffuso nei giorni scorsi, in merito al contestato “arrocco” nel governo cantonale. Il settimanale parla senza mezzi termini di una “sbroccata” in stile Fiorenzo Dadò, che non solo non porta alcun beneficio, ma rischia di indebolire l’intera area di destra.
Secondo l’editoriale, il comunicato democentrista sarebbe “inutile nella sostanza” e mosso da nervosismi interni: in particolare, si ipotizza che l’irritazione sia legata al ruolo del leghista Claudio Zali, destinato alle Istituzioni. Una scelta che metterebbe in difficoltà l’Udc, chiamata a giustificare un eventuale veto ad personam che – come sottolinea il Mattino – “non è accettabile”.
Dietro le quinte si intravedono anche mire di poltrone: il presidente cantonale Piero Marchesi, si legge, avrebbe puntato al Dipartimento del Territorio in caso di ingresso in Consiglio di Stato. Ma con Gobbi avviato a reclamare il DT, gli equilibri si complicano.
Nonostante il tono severo, il Mattino ribadisce il suo favore di principio per un’alleanza Lega-Udc, considerata vantaggiosa per entrambi i partiti. Ma l’avvertimento è chiaro: se si rompe il fronte comune, la Lega rischia un consigliere di Stato, e l’Udc potrebbe perdere il seggio agli Stati, il secondo consigliere nazionale e anche posizioni nei Comuni chiave come Lugano.
L’invito finale è a tutti gli attori del centrodestra: “Basta con l’asilo Mariuccia. Le trattative si fanno a porte chiuse, non a suon di comunicati o sulle pagine dei media di regime.”
Fonte:
Il Mattino della Domenica, 9 giugno 2025.