Aveva ucciso un 45enne in un hotel, ma nonostante è stato ritenuto colpevole non passerà un giorno in carcere. L'episodio aveva sconvolto la cittadina di Mels (SG) durante il Carnevale del 2022: un cittadino italiano di 45 anni era morto nella sua stanza d'albergo dopo essere stato colpito all'occhio da un ombrello. Giovedì, il ventiduenne responsabile del fatto è stato riconosciuto colpevole di averlo commesso in stato di colpevole irresponsabilità e di conseguenza non andrà in prigione.
La sera dell'incidente, come riporta “20 minuten”, vestito con un costume da coniglio rosa e pesantemente ubriaco, l'imputato, allora diciottenne, si ritrovò nella stanza d'albergo della vittima. A un certo punto si è sentito minacciato e i due uomini cominciare a litigare, fino a giungere alle mani. Il giovane, a terra, ha spinto l'ombrello nell'occhio della vittima, provocandone la morte.
Secondo la perizia psichiatrica, il giovane si trovava in uno stato di "realtà alterata", al limite di un episodio psicotico, a causa del forte consumo di alcol. "Non avevi più la capacità di capire che quello che stavi facendo era sbagliato", ha affermato il giudice che presiedeva il processo. Due perizie conclusero che mancava di discernimento.
Il tribunale gli ha inflitto una pena detentiva sospesa di 24 mesi e cinque anni di libertà vigilata, obbligandolo ad astenersi dal consumo di alcol e a sottoporsi a una terapia. "Ciò che ti distingue dagli altri giovani ubriachi è che ti sei svegliato non con i postumi di una sbornia, ma con le mani sporche di sangue", ha detto il giudice. La famiglia della vittima, giunta dall'Italia, è rimasta sotto shock. “Questa sentenza è un'ingiustizia”, hanno reagito i parenti. Il verdetto non è tuttavia ancora definitivo.