HERNING (Danimarca) – A complicarsi la vita, la Nazionale di Patrick Fischer, ha mostrato di essere bravissima. Se contro la Cechia, all’esordio, un secondo tempo inspiegabile è costato di fatto la vittoria – ma almeno 1 punto lo abbiamo portato a casa – ieri sera contro la modesta Danimarca – sommersa di reti dagli USA nel primo match iridato – i secondi 20’ hanno fatto scorrere i brividi nella schiena agli appassionati e agli addetti ai lavori, ma alla fine non hanno intaccato una vittoria da conquistare assolutamente.
Così come contro i campioni in carica, anche ieri sul ghiaccio della Jyske Banke Boxen la Svizzera ha mostrato di potersela giocare con tutte, dominando di fatto la contesa nel primo e nel terzo periodo, per poi addormentarsi in maniera inspiegabile nel periodo centrale. Un blackout generale che poteva costare carissimo… o meglio.. contro la Cechia quei 20’ centrali hanno condizionato tutto il resto del match, anche se sono state le penalità a pesare come macigni sull’esito finale della contesa. Contro la Danimarca, invece, la netta differenza di tasso tecnico e tattico ha permesso ai rossocrociati di rimettere le cose al loro posto.
Sempre in attesa della decisione definitiva di Fiala, la Svizzera si è così portata a quota 4 in classifica, mettendo in chiaro che il suo gioco non si basa solo sugli NHLers – bene ieri Hischier che ha trovato la via della rete – o sui giocatori dei Lions – superlativa la rete di Andrighetto contro la Cechia, meno bene lo stesso attaccante dello Zurigo ieri in occasione del pareggio danese – ma anche su quei giovani che si stanno mettendo decisamente in mostra. Due nomi su tutti: Moy e Schmid. L’attaccante del Rapperswil ieri sera ha firmato una doppietta fondamentale, quello del Friborgo è stato il vero incubo della difesa ceca.