La Svizzera "si rammarica" che la Germania abbia deciso, senza consultazione, di respingere la maggior parte dei richiedenti asilo senza documenti. "Dal punto di vista della Svizzera, i respingimenti sistematici alla frontiera costituiscono una violazione del diritto vigente. La Svizzera si rammarica che la Germania abbia adottato queste misure senza consultarsi", ha scritto il Dipartimento federale di giustizia e polizia sul social network X. Il consigliere federale Beat Jans, a capo del settore dell'asilo, ha chiesto un incontro con il suo omologo tedesco, Alexander Dobrindt, ma non ha ancora ricevuto risposta, si legge sempre nel messaggio su X.
Jans "è convinto che gli Stati Schengen possano superare le sfide della migrazione solo insieme" e "sottolinea inoltre che si tratta sempre di persone, soprattutto di persone vulnerabili, donne e bambini". Il nuovo ministro degli Interni tedesco ha infatti annunciato mercoledì di aver ordinato alla polizia di frontiera di respingere i richiedenti asilo senza documenti, "ad eccezione dei gruppi vulnerabili, come bambini e donne incinte". L'obiettivo di questa misura è "ridurre l'immigrazione illegale", ha affermato Dobrindt, poche ore dopo il suo insediamento.
Le autorità svizzere stanno monitorando gli effetti e valutando possibili misure e "sperano che la circolazione transfrontaliera di persone e merci non venga compromessa" e che "i cittadini di entrambi i Paesi possano continuare ad attraversare il confine per andare al lavoro senza ostacoli".