Una mozione presentata dal Consigliere nazionale Lorenzo Quadri chiede di introdurre contingenti per l’accoglienza di migranti in base alla provenienza da Paesi i cui cittadini risultano, secondo le statistiche, coinvolti in modo sproporzionato in reati commessi sul territorio svizzero.
La richiesta di Quadri si basa su conclusioni dello psichiatra forense Frank Urbaniok, autore del recente libro "Il lato oscuro della migrazione" in cui Urbaniok denuncia una “criminalità importata” e sostiene che una parte rilevante degli atti criminali in Svizzera sia causata da stranieri.
In un’intervista pubblicata sulla Neue Zürcher Zeitung, Urbaniok ha fornito esempi specifici, come il fatto che i cittadini afghani commettono reati violenti con una frequenza cinque volte superiore rispetto agli svizzeri, mentre marocchini e tunisini arriverebbero a otto e nove volte tanto, rispettivamente.
Alla base della mozione vi è anche una critica alla gestione politica e mediatica dell'immigrazione. Quadri cita un episodio avvenuto in Ticino, dove la delegata cantonale all’integrazione degli stranieri ha suggerito di non rendere pubblica la nazionalità degli autori di reati, per evitare stigmatizzazioni. Secondo Quadri, questo rappresenterebbe un esempio di “censura di Stato”.
La proposta mira dunque a introdurre criteri selettivi nell’accoglienza, privilegiando i richiedenti asilo provenienti da contesti meno problematici in termini di criminalità. L’obiettivo dichiarato è quello di trovare “un equilibrio tra impegno umanitario e tutela della popolazione residente”.